Primo pari stagionale per la Salinis

​Dopo sei vittorie e due sconfitte, a Pozzuoli arriva per la Salinis il primo pareggio stagionale contro la Golden Eagle Partenope che, dopo aver imposto la divisione della posta all'Atletico Belvedere, ferma sul 2-2 la squadra di Domenico Lodispoto applicando una sorta di par condicio calcistica. I rosanero, privi per squalifica di Perri e Colangelo, partono a razzo e si portano subito in vantaggio con Sergio Segovia che finalizza da vero opportunista una fuga di Nardacchione sulla destra. La Salinis sfiora più volte il raddoppio con Caetano, Segovia e Nardacchione senza correre molti rischi, salvo su una conclusione improvvisa di Campano che chiama Lopopolo ad una difficile risposta di piede. La gara si accende nel finale di tempo: Nardacchione rimedia due cartellini gialli in una manciata di secondi e lascia i compagni in inferiorità numerica, e sugli sviluppi del conseguente calcio di punizione una sfortunata deviazione di Segovia spiazza Lopopolo e termina in rete. Sull'intera azione però grava il sospetto di un vistoso fallo in partenza su D'Ambrosio non sanzionato dagli arbitri, sugli sviluppi del quale sono arrivati il fallo di Nardacchione, il rosso per l'argentino ed il pareggio dei padroni di casa. Segovia però ha deciso di vestire i panni del mattatore e dopo appena 49" riporta la Salinis in vantaggio sfruttando una incursione sulla destra di Pineiro. In apertura di ripresa arriva però il 2-2 di Campano con uno spettacolare shoot al volo in diagonale che si insacca sotto la traversa dell'incolpevole Lopopolo. Da quel momento in poi la Salinis si getta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio ma l'estremo difensore Marchesano è determinante con le sue parate sui tentativi di Caetano, Segovia, Pineiro, Caetano, ancora Segovia e soprattutto su Distaso, che da distanza ravvicinata trova il prodigioso riflesso dell'estremo difensore partenopeo. E quando Marchesano non ci arriva è il palo a dire di no ad una gran botta di Caetano. Lopopolo, da parte sua, deve mostrare il meglio del suo repertorio sulle conclusioni di Campano, che si conferma il più insidioso dei suoi. Nel finale la paura di perdere prevale da ambo le parti sulla voglia di vincere e la gara termina dunque senza vinti né vincitori, ma se c'è una squadra che ha qualcosa da recriminare sugli episodi è proprio quella di Domenico Lodispoto.