Vita di città
Zes, vincoli impediscono partecipazione Margherita di Savoia
Lodispoto: "Domanda devono attestare requisiti che territorio non ha"
Margherita - venerdì 13 settembre 2019
14.08
Le opportunità offerte dall'avviso pubblico regionale sulle Zone Economiche Speciali sono sicuramente importanti ma i requisiti di ammissibilità delle candidature, esplicitati nel bando pubblicato lo scorso 15 luglio, impediscono di fatto la partecipazione al Comune di Margherita di Savoia. E questo non per mancanza di proposte progettuali ma per una serie di cause ostative indipendenti dalla volontà dell'amministrazione comunale.
Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso in occasione dell'incontro di giovedì 12 settembre promosso dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani e rivolto agli Enti Locali per discutere di un nuovo sistema territoriale integrato. Il Comune di Margherita di Savoia, nella circostanza rappresentato dal vice sindaco Grazia Galiotta, assessore alle attività produttive, e dall'assessore alle politiche agricole Salvatore Piazzolla, ha preso atto dei termini esposti nel bando che, ove non vengano rivisti, impediscono la presentazione delle candidature al Comune di Margherita di Savoia così come ad altre località costiere.
A fare chiarezza su questo punto è il Sindaco di Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto: «Ai sensi dell'art. 3 del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia lo scorso 25 luglio, le domande devono attestare, a pena di inammissibilità, una serie di requisiti di cui il nostro territorio purtroppo non dispone: si richiede infatti che l'area in questione abbia una destinazione d'uso non in contrasto con la pianificazione sovraordinata e di settore; l'assenza di vincoli giuridici o, come nel nostro caso, ambientali; la localizzazione dei siti al di fuori delle aree definite a media o alta pericolosità idraulica da parte dell'Autorità di Bacino; l'assenza di vincoli derivanti dalla presenza di immobili o aree sottoposte a tutela da parte del Codice dei Beni Culturali; la presenza obbligatoria di una dotazione infrastrutturale al momento non esistente; una percentuale di area disponibile a nuovi insediamenti non inferiore al 60% di superficie totale. Per la particolare morfologia del nostro territorio, sottoposto ad una serie di vincoli da parte dell'Autorità di Bacino e caratterizzato come è noto dalla presenza delle vasche della Salina immediatamente a ridosso del litorale, tutti questi prerequisiti non offrono margini di manovra. Tuttavia la riunione di ieri si è rivelata sostanzialmente interlocutoria e confidiamo che, alla luce delle difficoltà manifestate da parte di numerosi Comuni della nostra Provincia, si possano prevedere modalità alternative di partecipazione per consentire anche alle nostre città di poter accedere ai fondi previsti per le Zone Economiche Speciali».
Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso in occasione dell'incontro di giovedì 12 settembre promosso dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani e rivolto agli Enti Locali per discutere di un nuovo sistema territoriale integrato. Il Comune di Margherita di Savoia, nella circostanza rappresentato dal vice sindaco Grazia Galiotta, assessore alle attività produttive, e dall'assessore alle politiche agricole Salvatore Piazzolla, ha preso atto dei termini esposti nel bando che, ove non vengano rivisti, impediscono la presentazione delle candidature al Comune di Margherita di Savoia così come ad altre località costiere.
A fare chiarezza su questo punto è il Sindaco di Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto: «Ai sensi dell'art. 3 del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia lo scorso 25 luglio, le domande devono attestare, a pena di inammissibilità, una serie di requisiti di cui il nostro territorio purtroppo non dispone: si richiede infatti che l'area in questione abbia una destinazione d'uso non in contrasto con la pianificazione sovraordinata e di settore; l'assenza di vincoli giuridici o, come nel nostro caso, ambientali; la localizzazione dei siti al di fuori delle aree definite a media o alta pericolosità idraulica da parte dell'Autorità di Bacino; l'assenza di vincoli derivanti dalla presenza di immobili o aree sottoposte a tutela da parte del Codice dei Beni Culturali; la presenza obbligatoria di una dotazione infrastrutturale al momento non esistente; una percentuale di area disponibile a nuovi insediamenti non inferiore al 60% di superficie totale. Per la particolare morfologia del nostro territorio, sottoposto ad una serie di vincoli da parte dell'Autorità di Bacino e caratterizzato come è noto dalla presenza delle vasche della Salina immediatamente a ridosso del litorale, tutti questi prerequisiti non offrono margini di manovra. Tuttavia la riunione di ieri si è rivelata sostanzialmente interlocutoria e confidiamo che, alla luce delle difficoltà manifestate da parte di numerosi Comuni della nostra Provincia, si possano prevedere modalità alternative di partecipazione per consentire anche alle nostre città di poter accedere ai fondi previsti per le Zone Economiche Speciali».