Politica
Voto di scambio: il 4 marzo debutta (oltre al Rosatellum) la scheda-antifrode
L'elettore non dovrà più mettere la scheda nell'urna ma consegnarla al presidente
Margherita - sabato 24 febbraio 2018
12.46
Il prossimo 4 marzo debutta il Rosatellum, e questo è un fatto ormai noto. La novità è che oltre al nuovo sistema elettorale c'è un'altra new entry: la scheda elettorale con "tagliando antifrode", un metodo messo a punto contro il fenomeno del voto di scambio usando schede già votate.
All'elettore sarà consegnata una scheda con un codice, lo stesso che riporta il tagliando allegato e verrà annotato sul registro.
Dopo aver espresso la propria preferenza, il cittadino dovrà consegnare la scheda elettorale al presidente di seggio e non più, come si è sempre fatto, inserirla con le proprie mani nell'urna per consentire al presidente di confrontare il codice del tagliando con quello del registro. Solo una volta verificata la congruità tra i dei due dati la scheda potrà essere inserita nell'urna staccando prima il tagliando in questione e così tornerà ad essere anonima e a non aver alcun riferimento riconducibile all'elettore.
Il meccanismo è descritto nell'articolo 58 della legge 361 del 1957, come aggiornata dalla legge che ha introdotto il Rosatellum ed è stato introdotto per evitare che il cittadino porti con sè e consegni schede contraffate, compilate fuori dal seggio.
All'elettore sarà consegnata una scheda con un codice, lo stesso che riporta il tagliando allegato e verrà annotato sul registro.
Dopo aver espresso la propria preferenza, il cittadino dovrà consegnare la scheda elettorale al presidente di seggio e non più, come si è sempre fatto, inserirla con le proprie mani nell'urna per consentire al presidente di confrontare il codice del tagliando con quello del registro. Solo una volta verificata la congruità tra i dei due dati la scheda potrà essere inserita nell'urna staccando prima il tagliando in questione e così tornerà ad essere anonima e a non aver alcun riferimento riconducibile all'elettore.
Il meccanismo è descritto nell'articolo 58 della legge 361 del 1957, come aggiornata dalla legge che ha introdotto il Rosatellum ed è stato introdotto per evitare che il cittadino porti con sè e consegni schede contraffate, compilate fuori dal seggio.