Eventi e cultura
Violenza sulle donne e sui minori, incontro a Margherita di Savoia
Momento di riflessione su temi d'attualità, nel ricordo di Santa Scorese
Margherita - giovedì 21 novembre 2024
10.23
Presso l'ex Palazzo di Città di Margherita di Savoia si è tenuta una serata di riflessione sul tema della violenza sulle donne, una piaga sociale ricordata ogni anno il 25 novembre. Quest'anno l'evento è stato anticipato al 20 novembre, in concomitanza con l'anniversario dell'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L'intenzione degli organizzatori è stata chiara: sottolineare come la violenza sulle donne e quella sui minori spesso coesistano, celandosi nelle stesse mura domestiche e nei contesti familiari caratterizzati da dinamiche di abuso e prevaricazione. Il ricordo di Santa Scorese: una storia di coraggio e sofferenza Uno dei momenti più toccanti della serata è stato il racconto della storia di Santa Scorese, giovane studentessa e attivista cattolica, vittima di uno stalker che le ha tolto la vita a soli 23 anni. Prima del tragico epilogo, Santa aveva trascorso tre anni dominati dalla paura, tra denunce e richieste d'aiuto. A ricordarla è stata la sorella, che ha condiviso il suo dolore e ha rivelato come, anni dopo, lo stesso assassino abbia iniziato a perseguitare anche lei. La memoria di Santa Scorese, oggi al centro di un processo di beatificazione, rappresenta un simbolo di forza e resilienza contro la violenza, ma anche un monito sull'urgenza di prevenire e contrastare i fenomeni di stalking e abusi.
La manifestazione ha visto la partecipazione di autorità politiche, militari e religiose, che hanno ribadito l'importanza di denunciare immediatamente ogni forma di violenza. È stato sottolineato il valore del numero nazionale 1522, un servizio gratuito e attivo 24 ore su 24, che mette a disposizione personale qualificato per supportare le vittime.
A Margherita di Savoia, inoltre, opera l'Osservatorio "Giulia & Rossella", un Centro Antiviolenza raggiungibile al numero 388/7504780, che offre un punto di riferimento fondamentale per chi subisce abusi. Anche le Forze di Polizia sono oggi dotate di strumenti adeguati per intervenire tempestivamente e tutelare le vittime. Un invito alla ribellione e alla speranza Durante l'evento è stato ribadito che la violenza sulle donne non conosce confini di etnia, classe sociale o cultura: può essere perpetrata da chiunque e ovunque. Tuttavia, il messaggio centrale è stato uno di speranza e determinazione: nessuna donna deve accettare di vivere nella paura o nella sottomissione. Denunciare, chiedere aiuto e intraprendere il percorso per riprendersi la propria vita sono passi fondamentali per porre fine al ciclo della violenza. L'incontro si è concluso con un appello alla comunità affinché continui a sensibilizzare, educare e offrire sostegno alle vittime, nella consapevolezza che solo uniti si può sconfiggere questa piaga sociale.
L'intenzione degli organizzatori è stata chiara: sottolineare come la violenza sulle donne e quella sui minori spesso coesistano, celandosi nelle stesse mura domestiche e nei contesti familiari caratterizzati da dinamiche di abuso e prevaricazione. Il ricordo di Santa Scorese: una storia di coraggio e sofferenza Uno dei momenti più toccanti della serata è stato il racconto della storia di Santa Scorese, giovane studentessa e attivista cattolica, vittima di uno stalker che le ha tolto la vita a soli 23 anni. Prima del tragico epilogo, Santa aveva trascorso tre anni dominati dalla paura, tra denunce e richieste d'aiuto. A ricordarla è stata la sorella, che ha condiviso il suo dolore e ha rivelato come, anni dopo, lo stesso assassino abbia iniziato a perseguitare anche lei. La memoria di Santa Scorese, oggi al centro di un processo di beatificazione, rappresenta un simbolo di forza e resilienza contro la violenza, ma anche un monito sull'urgenza di prevenire e contrastare i fenomeni di stalking e abusi.
La manifestazione ha visto la partecipazione di autorità politiche, militari e religiose, che hanno ribadito l'importanza di denunciare immediatamente ogni forma di violenza. È stato sottolineato il valore del numero nazionale 1522, un servizio gratuito e attivo 24 ore su 24, che mette a disposizione personale qualificato per supportare le vittime.
A Margherita di Savoia, inoltre, opera l'Osservatorio "Giulia & Rossella", un Centro Antiviolenza raggiungibile al numero 388/7504780, che offre un punto di riferimento fondamentale per chi subisce abusi. Anche le Forze di Polizia sono oggi dotate di strumenti adeguati per intervenire tempestivamente e tutelare le vittime. Un invito alla ribellione e alla speranza Durante l'evento è stato ribadito che la violenza sulle donne non conosce confini di etnia, classe sociale o cultura: può essere perpetrata da chiunque e ovunque. Tuttavia, il messaggio centrale è stato uno di speranza e determinazione: nessuna donna deve accettare di vivere nella paura o nella sottomissione. Denunciare, chiedere aiuto e intraprendere il percorso per riprendersi la propria vita sono passi fondamentali per porre fine al ciclo della violenza. L'incontro si è concluso con un appello alla comunità affinché continui a sensibilizzare, educare e offrire sostegno alle vittime, nella consapevolezza che solo uniti si può sconfiggere questa piaga sociale.