Vita di città
Via il Commissario IPAB, Marrano: «Avevamo segnalato presunte irregolarità»
Il sindaco attacca le opposizioni: «Hanno preferito il silenzio»
Margherita - mercoledì 24 gennaio 2018
17.30
Con delibera di Giunta regionale del 12 dicembre 2017, pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 15 gennaio di quest'anno, è stata ufficializzata la sostituzione del Commissario straordinario dell'Ipab "Istituti Riuniti Immacolata e SS.Vergine del Rosario", Giuseppe Giuliano, nominato nell'aprile del 2007, con la signora Rosa Superbo.
L'Ente nasce nel 2003 dal raggruppamento di due Pie Fondazioni: l'una fondata dalla signora Mariantonia Ricco nel 1873 e l'altra dalla signora Rosa Leone Cafiero nel 1885, con lo scopo di "mantenere un centro polivalente per anziani, bambini, adolescenti e persone con handicap, o in mancanza del centro, per erogare i medesimi servizi e cure domiciliari agli stessi soggetti".
Lo statuto dello stesso Ente prevede all'art. 3 che per il perseguimento delle predette finalità, lo stesso debba provvedervi, anche tramite le rendite dei fitti degli immobili di proprietà dell'Opera Pia, nonché con le rendite degli eventuali lasciti e delle future donazioni.
Nel corso degli anni il consiglio di amministrazione dell'Ente è stato presieduto oltre che dal Presidente della Regione, anche da membri del Consiglio comunale, nonché dal parroco della Chiesa del Santissimo Salvatore di Margherita di Savoia, sino alla nomina nel 2008 del commissario straordinario Giuseppe Giuliano, oggi sostituito da Rosa Superbo: tutti con le medesime funzioni inerenti la gestione ordinaria e straordinaria, nonché di vigilanza e verifica contabile dell'Ente.
«Una brutta pagina è stata scritta per quanto riguarda la gestione patrimoniale dell'Ipab: la Giunta regionale scrive di un provvedimento a conclusione di un lungo iter ispettivo, da parte della Regione Puglia, nel corso del quale sono emerse vicende che potrebbero finire anche all'attenzione della Procura della Corte dei Conti. Si legge, nella delibera di Giunta regionale, che anche grazie alla nota n. 5621 del 7 aprile 2016, inviata dal Comune di Margherita di Savoia, "in merito a presunte irregolarità di gestione delle risorse finanziarie e patrimoniali dell'Ipab" la dirigente della Sezione Comunicazione Istituzionale, invitata la Sezione Politiche di benessere sociale e Pari opportunità "a valutare l'opportunità di mettere in atto ogni utile iniziativa di competenza". In data 24 maggio 2016 veniva effettuava una ispezione, presso la sede dell'Ipab a Margherita di Savoia, volta a verificare la gestione finanziario-patrimoniale dell'Ente. "Emergeva che l'Ipab aveva investito 400.000 euro in titoli obbligazionari e nonostante l'invito che i funzionari regionali rivolgevano all'Ente, di procedere all'immediato disinvestimento di tale somma" visto che, essendo il valore fluttuante, non potevano essere correttamente stimati, questi non vi provvedeva, né tanto meno comunicava l'esatta quantificazione del fondo di dotazione permanente della costituenda Fondazione (nota del 23 luglio 2016)» si legge nella nota diffusa da Palazzo di Città.
"La decisione della Giunta Regionale è arrivata all'indomani delle verifiche sollecitate dalle segnalazioni di questa Amministrazione che ha voluto vederci chiaro sulla gestione finanziaria dell'Ipab" commenta il sindaco, Paolo Marrano. Tutto è partito quando l'amministrazione Marrano ha deciso di impugnare la "simbolica vendita di un euro dell'ex macello comunale fatta dal commissario straordinario comunale nel 2013. Già da allora i conti non tornavano; il tempo come sempre è galantuomo e ci ha dato ragione: come poteva assolvere l'Ipab all'impegno di procedere alla messa a norma e alla costruzione di un centro nell'ex macello, con una dubbia dotazione finanziaria, addirittura avendo investito circa 400.000 euro, (presumibilmente il ricavato della vendita dell'immobile ove oggi insiste un istituto bancario) in titoli obbligazionari con valore fluttuante? Perché non pensare di investire, come del resto ha in passato fatto, in opere di assistenza e di soccorso agli anziani, ai bambini, ai disabili? Vorrei ricordare che l'Ente in questione, stima nel suo patrimonio anche alcune rendite derivanti dalla locazione di immobili che gli sono stati donati e che dovrebbero servire per il suo sostentamento, mentre ad oggi non è stato in grado di indicare e quantificare alla regione il proprio fondo di dotazione. Eppure, tanta fiducia era stata riposta in passato in questo Ente oggi depauperato della sua funzione e finalità, nonché forse del suo patrimonio".
A preoccupare, però, il sindaco è la vicenda relativa all'investimento di 400mila euro in titoli obbligazionari: "Un'operazione che definirei scellerata, della quale andrebbe chiesto conto non solo all'ex commissario straordinario, Giuseppe Giuliano, ma anche alla tesoriera dell'Ipab, la dottoressa Elisabetta Galiotta". Ma c'è un aspetto politico che il sindaco intende portare all'attenzione del margheritani: "In ogni consiglio comunale, durante le mie comunicazioni, ho sempre cercato di suscitare un dibattito in merito all'Ipab di Margherita di Savoia, dando informazione dei passi che mi accingevo a compiere per le verifiche contabili dello stesso, stranamente senza ricevere alcun contraddittorio, domanda o considerazione in merito alla vicenda, ma ottenendo in qualche caso improvvise crisi isteriche in aula. Evidentemente, quell'argomento è spinoso per quegli esponenti dell'opposizione che si vorrebbero ergere a paladini della città, ma sono stati amministratori del nostro paese e hanno avallato anche la cessione dell'ex macello all'Ipab. Che sono stati capaci di deliberare la vendita ad un euro di un immobile di pregio all'Ipab e, allo stesso tempo, hanno fatto acquistare ai margheritani per un milione di vecchie lire l'ex Saibi, un eco mostro, lasciando ad altri il gravoso compito di provvedere agli interventi di messa in sicurezza di quel sito e di quella fabbrica. Lascio ai miei concittadini le opportune valutazioni: questa è l'ennesima vicenda del nostro paese".
L'Ente nasce nel 2003 dal raggruppamento di due Pie Fondazioni: l'una fondata dalla signora Mariantonia Ricco nel 1873 e l'altra dalla signora Rosa Leone Cafiero nel 1885, con lo scopo di "mantenere un centro polivalente per anziani, bambini, adolescenti e persone con handicap, o in mancanza del centro, per erogare i medesimi servizi e cure domiciliari agli stessi soggetti".
Lo statuto dello stesso Ente prevede all'art. 3 che per il perseguimento delle predette finalità, lo stesso debba provvedervi, anche tramite le rendite dei fitti degli immobili di proprietà dell'Opera Pia, nonché con le rendite degli eventuali lasciti e delle future donazioni.
Nel corso degli anni il consiglio di amministrazione dell'Ente è stato presieduto oltre che dal Presidente della Regione, anche da membri del Consiglio comunale, nonché dal parroco della Chiesa del Santissimo Salvatore di Margherita di Savoia, sino alla nomina nel 2008 del commissario straordinario Giuseppe Giuliano, oggi sostituito da Rosa Superbo: tutti con le medesime funzioni inerenti la gestione ordinaria e straordinaria, nonché di vigilanza e verifica contabile dell'Ente.
«Una brutta pagina è stata scritta per quanto riguarda la gestione patrimoniale dell'Ipab: la Giunta regionale scrive di un provvedimento a conclusione di un lungo iter ispettivo, da parte della Regione Puglia, nel corso del quale sono emerse vicende che potrebbero finire anche all'attenzione della Procura della Corte dei Conti. Si legge, nella delibera di Giunta regionale, che anche grazie alla nota n. 5621 del 7 aprile 2016, inviata dal Comune di Margherita di Savoia, "in merito a presunte irregolarità di gestione delle risorse finanziarie e patrimoniali dell'Ipab" la dirigente della Sezione Comunicazione Istituzionale, invitata la Sezione Politiche di benessere sociale e Pari opportunità "a valutare l'opportunità di mettere in atto ogni utile iniziativa di competenza". In data 24 maggio 2016 veniva effettuava una ispezione, presso la sede dell'Ipab a Margherita di Savoia, volta a verificare la gestione finanziario-patrimoniale dell'Ente. "Emergeva che l'Ipab aveva investito 400.000 euro in titoli obbligazionari e nonostante l'invito che i funzionari regionali rivolgevano all'Ente, di procedere all'immediato disinvestimento di tale somma" visto che, essendo il valore fluttuante, non potevano essere correttamente stimati, questi non vi provvedeva, né tanto meno comunicava l'esatta quantificazione del fondo di dotazione permanente della costituenda Fondazione (nota del 23 luglio 2016)» si legge nella nota diffusa da Palazzo di Città.
"La decisione della Giunta Regionale è arrivata all'indomani delle verifiche sollecitate dalle segnalazioni di questa Amministrazione che ha voluto vederci chiaro sulla gestione finanziaria dell'Ipab" commenta il sindaco, Paolo Marrano. Tutto è partito quando l'amministrazione Marrano ha deciso di impugnare la "simbolica vendita di un euro dell'ex macello comunale fatta dal commissario straordinario comunale nel 2013. Già da allora i conti non tornavano; il tempo come sempre è galantuomo e ci ha dato ragione: come poteva assolvere l'Ipab all'impegno di procedere alla messa a norma e alla costruzione di un centro nell'ex macello, con una dubbia dotazione finanziaria, addirittura avendo investito circa 400.000 euro, (presumibilmente il ricavato della vendita dell'immobile ove oggi insiste un istituto bancario) in titoli obbligazionari con valore fluttuante? Perché non pensare di investire, come del resto ha in passato fatto, in opere di assistenza e di soccorso agli anziani, ai bambini, ai disabili? Vorrei ricordare che l'Ente in questione, stima nel suo patrimonio anche alcune rendite derivanti dalla locazione di immobili che gli sono stati donati e che dovrebbero servire per il suo sostentamento, mentre ad oggi non è stato in grado di indicare e quantificare alla regione il proprio fondo di dotazione. Eppure, tanta fiducia era stata riposta in passato in questo Ente oggi depauperato della sua funzione e finalità, nonché forse del suo patrimonio".
A preoccupare, però, il sindaco è la vicenda relativa all'investimento di 400mila euro in titoli obbligazionari: "Un'operazione che definirei scellerata, della quale andrebbe chiesto conto non solo all'ex commissario straordinario, Giuseppe Giuliano, ma anche alla tesoriera dell'Ipab, la dottoressa Elisabetta Galiotta". Ma c'è un aspetto politico che il sindaco intende portare all'attenzione del margheritani: "In ogni consiglio comunale, durante le mie comunicazioni, ho sempre cercato di suscitare un dibattito in merito all'Ipab di Margherita di Savoia, dando informazione dei passi che mi accingevo a compiere per le verifiche contabili dello stesso, stranamente senza ricevere alcun contraddittorio, domanda o considerazione in merito alla vicenda, ma ottenendo in qualche caso improvvise crisi isteriche in aula. Evidentemente, quell'argomento è spinoso per quegli esponenti dell'opposizione che si vorrebbero ergere a paladini della città, ma sono stati amministratori del nostro paese e hanno avallato anche la cessione dell'ex macello all'Ipab. Che sono stati capaci di deliberare la vendita ad un euro di un immobile di pregio all'Ipab e, allo stesso tempo, hanno fatto acquistare ai margheritani per un milione di vecchie lire l'ex Saibi, un eco mostro, lasciando ad altri il gravoso compito di provvedere agli interventi di messa in sicurezza di quel sito e di quella fabbrica. Lascio ai miei concittadini le opportune valutazioni: questa è l'ennesima vicenda del nostro paese".