Vita di città
Una cappella al posto della chiesetta che fu incendiata
Don Michele Schiavone: «Costruita dai volontari della parrocchia»
Margherita - domenica 2 maggio 2021
7.51
Prima c'era una chiesetta che è stata poi data alle fiamme, adesso c'è una cappella in onore di Padre Pio. Era la notte del 18 ottobre del 2016 quando un uomo di 39 anni di Barletta incendiò la struttura in legno che ha ospitato la parrocchia di San Pio da Pietrelcina fino a novembre del 2015 quando monsignor Giovanni Battista Pichierri, compianto vescovo della diocesi di Trani, consacrò il nuovo tempio parrocchiale. Quartiere Isola Verde - Città Giardino, Margherita di Savoia. Il terreno, di proprietà del Comune, dopo l'atto vandalico era rimasto abbandonato. Il sindaco Bernardo Lodispoto lo ha dato in adozione alla parrocchia che ha creato un punto di ritrovo per la comunità. Adesso quel piazzale assume un nuovo significato.
«La cappella è stata realizzata dai volontari della parrocchia - ha affermato il parroco don Michele Schiavone -. Non volevo che questo fosse un luogo in stato di abbandono che ricordava un triste avvenimento per la città. In questo preciso punto nel 2003 è nata la parrocchia. Qui sono stati celebrati i sacramenti, i figli di questa comunità sono stati Battezzati e hanno iniziato il loro percorso di fede. La cappella è stata appositamente creata senza porte. Abbiamo voluto dare l'idea di un luogo sempre aperto per accogliere chiunque voglia fermarsi in qualsiasi momento per una preghiera rivolta a Padre Pio». Ma non è finita qui. «Sul terreno - ha concluso don Michele - c'è spazio anche per installare le giostrine per i bambini del quartiere, in modo da donare loro uno spazio in cui giocare».
«La cappella è stata realizzata dai volontari della parrocchia - ha affermato il parroco don Michele Schiavone -. Non volevo che questo fosse un luogo in stato di abbandono che ricordava un triste avvenimento per la città. In questo preciso punto nel 2003 è nata la parrocchia. Qui sono stati celebrati i sacramenti, i figli di questa comunità sono stati Battezzati e hanno iniziato il loro percorso di fede. La cappella è stata appositamente creata senza porte. Abbiamo voluto dare l'idea di un luogo sempre aperto per accogliere chiunque voglia fermarsi in qualsiasi momento per una preghiera rivolta a Padre Pio». Ma non è finita qui. «Sul terreno - ha concluso don Michele - c'è spazio anche per installare le giostrine per i bambini del quartiere, in modo da donare loro uno spazio in cui giocare».