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Territorio

Tavolo per la sicurezza a Margherita

Approvato nell'ultimo consiglio comunale dopo gli incendi al parcheggio

La sicurezza. Questo è l'argomento che sta tenendo banco in quest'ultimo periodo a Margherita di Savoia. Il sindaco Paolo Marrano, durante l'ultimo consiglio comunale in cui erano più le sedie che il pubblico, ritorna sulla materia, affermando che sia «un bisogno di tutti, mai pago. La sicurezza è fatta di risorse umane e di professionalità che hanno un loro costo. Gli episodi verificati il 6 e l'8 luglio rappresentano una catena di fatti che hanno caratterizzato i mesi invernali: vandalismo, auto incendiate, furti in abitazioni, scippi durante il mercato settimanale. Opera della micro e macro criminalità. Appena appreso dell'accaduto, sono andato, con una rappresentanza dei commercianti salinari, dal Prefetto della BAT, dottoressa Clara Minerva, che si è mostrato molto sensibile nei confronti della nostra città, assegnando un incremento delle Forze dell'Ordine. Nuclei Operativi stanno investigando sulla vicenda del parcheggio e su altre vicende. La Polizia di Stato con le radiomobili sta pattugliando la città. Il lungomare è diventato teatro di abbandoni, spaccio di droga e abusi motoristici. Quando si verificano episodi di questo tipo che irretiscono la cittadinanza, anche perché si stanno spendendo cifre notevoli per sostenere l'ordine pubblico, bisogna chiamare il numero verde che finora non ha ricevuto alcuna chiamata». Un numero che «bisogna diffondere perché nessuno ne è a conoscenza», come ha affermato il consigliere comunale Antonella Cusmai. All'indomani di queste dichiarazioni ecco un'altra risposta: questa notte un'auto ha perso il controllo e su Corso Vittorio Emanuele, all'altezza di Largo Giannone, ha colpito delle auto parcheggiate. Chiaramente, in questi casi non è facile intervenire perché si è trattato di un mezzo fuori controllo, però, come hanno affermato alcuni cittadini interpellati: «Se ci fossero state delle Forze dell'Ordine all'ingresso della città, avrebbero cercato di fermare l'auto». Questa certezza non c'è perché i fatti sono andati diversamente. Per monitorare la situazione, il primo cittadino ha proposto la «costituzione di un tavolo tecnico costituito dal sindaco, la Giunta comunale, i consiglieri e la cittadinanza». La proposta è stata accettata con 14 voti favorevoli, cioè il numero totale dei presenti del Consiglio comunale.
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