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Vita di città

Successo per la sagra della «patata salinara»

Valorizzato il prodotto principe e al tempo stesso fatta beneficenza

Valorizzare il prodotto principe del territorio e allo stesso tempo fare beneficenza. Se l'obiettivo è stato raggiunto solo il tempo potrà dirlo. Intanto però i privati si sono mobilitati e per due giorni Margherita di Savoia è tornata ad essere la "capitale" pugliese della patata, celebrata insieme al sale, altro simbolo della cultura salinara con la cipolla bianca e le carote. La manifestazione, organizzata dal Consiglio Pastorale Cittadino e sostenuta economicamente dall'ASBA, Associazione Stabilimenti Balneari, e da Terra Salis, ha posto l'accento sulle qualità di uno dei simboli della tradizione locale. La patata a pasta gialla, così definita per via del suo colorito giallognolo, ha caratteristiche che la rendono unica. Il suo gusto particolare ha origine dal terreno sul quale cresce, una lingua di sabbia cioè esattamente a metà tra il mare e le saline. Anche il suo metodo di coltivazione non è comune perché, stando alle parole degli agricoltori locali, prevede l'inseminazione del terreno e una prima raccolta per poi essere ripiantata e raccolta una seconda volta. Da questo processo deriva il nome di patata bisestile. In cucina la si apprezza particolarmente, buona per ogni tipo di ricetta, dall'antipasto al dolce, passando dal primo come, per esempio, il classico riso, patate e cozze, la pizza (di patate) o le crocchette. La sagra, nelle intenzioni degli organizzatori, e' servita a rilanciare il prodotto attraversato da una crisi mai conosciuta fino a questo momento. Ultimamente, infatti, il mercato non ha particolarmente sorriso agli addetti ai lavori. Non si può certo dare la colpa al clima, quest'anno particolarmente favorevole, ma, come riferiscono i produttori locali, bisogna piuttosto puntare il dito contro la globalizzazione che di fatto ha causato la liberalizzazione del mercato permettendo a tanti paesi, sia europei che extraeuropei, di commercializzare il proprio prodotto, spesso di bassa qualità, a una cifra inferiore trovando facilmente acquirenti a causa della crisi economica. Interpellato sull'argomento Giuseppe Distaso, uno dei più grossi commercianti di prodotti ortofrutticoli della zona, ha spiegato che è fondamentale però guardare avanti e investire nella qualità come fanno i cosiddetti arenaioli, gli agricoltori che lavorano proprio lungo l'arenile, la zona più caratteristica tra Margherita di Savoia e Zapponeta che guarda da un lato al golfo di Manfredonia, dall'altro alle saline più grandi d'Europa. D'altronde i frutti della terra continuano ad essere particolarmente apprezzati all'estero. proprio la patata è richiesta dal mercato inglese. Pensate, anche la Regina ne va ghiotta. Come a dire che l'antico adagio salinaro non si sbaglia, "la patata di Margherita buona e saporita". Infine il capitolo solidarietà. Importante, anche se non risolutivo, il contributo che la sagra ha dato alla causa della Caritas. Il ricavato della vendita delle frittelle, dei panzerotti e degli oggettini del mercatino di natale è una piccola goccia nell'oceano, l'importante, dicono gli organizzatori, è aver iniziato. Appuntamento alla prossima edizione.
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