Politica
Studenti fuori sede, Mennea: «Benefici riconosciuti anche ai ragazzi di Trani, Bisceglie e Barletta»
Interviene il consigliere regionale Pd: «Non dimentichiamo mai che gli studenti di oggi saranno i professionisti di domani»
Margherita - giovedì 23 luglio 2020
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"Durante il periodo del lockdown sono stato sollecitato da molti ragazzi di Trani, Bisceglie, Barletta, Cisternino e Fasano che lamentavano il fatto di non poter accedere alle agevolazioni previste per gli studenti fuori sede. Ora, grazie all'intervento legislativo che abbiamo messo in campo con il collega Fabiano Amati, siamo riusciti ad ottenere il diritto a questo beneficio anche per i nostri studenti". Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, il quale aveva lamentato nei mesi scorsi il fatto che dal 2002 che non si aggiornasse il piano del diritto allo studio per gli universitari pugliesi.
"L'aggiornamento - ribadisce Mennea - era necessario per evitare che restassero esclusi dai benefici economici, garantiti dall'Adisu, quegli studenti che vivono a distanza dalle sedi universitarie, addirittura in province diverse ma, in linea teorica, con tempi di percorrenza inferiori ai 65 minuti rispetto alla sede dell'Università di Bari. Il piano andava, dunque, necessariamente aggiornato per riconoscere agli studenti, in maniera adeguata e corretta, il maggior numero possibile di benefici, consentendo loro di studiare con il minor numero di ostacoli".
"Ora che il risultato è stato raggiunto - conclude - tocca al direttore generale di Adisu, che ho già sollecitato, dare seguito a questa norma che allarga la platea degli studenti che possono beneficiare di tutti questi vantaggi ed esercitare al meglio il diritto allo studio. Non dimentichiamo mai che gli studenti di oggi saranno i professionisti di domani e, perciò, la loro formazione universitaria - conclude Mennea - è essenziale".
"L'aggiornamento - ribadisce Mennea - era necessario per evitare che restassero esclusi dai benefici economici, garantiti dall'Adisu, quegli studenti che vivono a distanza dalle sedi universitarie, addirittura in province diverse ma, in linea teorica, con tempi di percorrenza inferiori ai 65 minuti rispetto alla sede dell'Università di Bari. Il piano andava, dunque, necessariamente aggiornato per riconoscere agli studenti, in maniera adeguata e corretta, il maggior numero possibile di benefici, consentendo loro di studiare con il minor numero di ostacoli".
"Ora che il risultato è stato raggiunto - conclude - tocca al direttore generale di Adisu, che ho già sollecitato, dare seguito a questa norma che allarga la platea degli studenti che possono beneficiare di tutti questi vantaggi ed esercitare al meglio il diritto allo studio. Non dimentichiamo mai che gli studenti di oggi saranno i professionisti di domani e, perciò, la loro formazione universitaria - conclude Mennea - è essenziale".