Politica
Smaltimento biomasse vegetali spiaggate, il problema arriva nelle commissioni regionali
Il consigliere regionale Damascelli: «Le istituzioni si facciano carico dello smaltimento»
Margherita - giovedì 31 maggio 2018
Il problema delle biomasse vegetali spiaggiate è stato affrontato durante i lavori della seduta congiunta delle Commissioni ambiente e attività produttive, presieduta da Mauro Vizzino e Domenico Damascelli. A rappresentare le difficoltà incontrate nel fronteggiare questa problematica sono stati i rappresentanti nazionali e regionali dei sindacati balnerari italiani Antonio Capacchione e Cesare Bellantuono. È stato rilevato da entrambi che è necessario rivedere quelle che sono le linee guida emanate nel 2015 dalla Regione Puglia in collaborazione con l'Autorità di bacino e ARPA. In particolare è stata evidenziata la necessità di interloquire con i rappresentanti dei Comuni costieri interessati dal fenomeno dell'accumulo della posidonia, tenuti ad individuare quantomeno le piattaforme di stoccaggio temporaneo.
I soggetti auditi hanno richiamato all'attenzione dei commissari le cinque opzioni di gestione stabilite nelle linee guida regionali, la cui adozione comporta una grossa difficoltà nell'esercizio pratico relativo alla rimozione delle alghe. Si tratta in particolare di optare o per il mantenimento in loco delle biomasse vegetali, o l'interramento in sito, o lo spostamento in situ prevedendo l'individuazione di zone idonee, o lo spostamento degli accumuli in altri luoghi, o la rimozione ed il conferimento ad impianti di compostaggio ed infine, la rimozione permanente ed il trasferimento in discarica.
Ai lavori ha partecipato il capo Dipartimento all'ecologia e paesaggio Barbara Valenzano, la quale durante il suo intervento ha evidenziato che la competenza amministrativa di tale problematica è in capo al settore demanio regionale, ma ha anche rilevato che nella gestione delle biomasse vegetali bisogna tener conto dei vincoli ambientali presenti nei casi in cui si tratta di gestione dei tratti di costa di particolare interesse tramite la perimetrazione e l'istituzione di aree naturali protette come i Parchi nazionali o naturali regionali, le aree marine protette, le riserve naturali statali o di Siti Natura 2000 (S.I.C. e Z.P.S).
La seduta è stata aggiornata, con l'impegno dei presidenti di convocare i responsabili regionali della Sezione demanio e patrimonio e l'ANCI Puglia al fine di approfondire gli aspetti relativi al percorso amministrativo per l'adozione delle opzioni di gestione.
Questo il commento del vice presidente della IV Commissione consiliare, Domenico Damascelli di Forza Italia.
"La stagione balneare è iniziata, le nostre coste brulicano già di gente e i lidi sono ormai in attività. Nel frattempo, ahinoi, vi è un problema serio da risolvere: il deposito dell'alga posidonia, che i gestori balneari recuperano senza però alcun sostegno per lo smaltimento. Ne abbiamo discusso oggi, in IV e V Commissione consiliare, con le organizzazioni di rappresentanza del settore. Da queste audizioni è emersa la necessità di convocare anche altri interlocutori, a partire dai rappresentanti dei Comuni costieri interessati. Perciò ho appena formulato la richiesta di audire l'assessore regionale al Demanio, i rappresentanti dell'Anci e dell'Arpa Puglia, il direttore del dipartimento Ecologia e Paesaggio della Regione, il direttore della sezione Demanio e Patrimonio e i rappresentanti delle organizzazioni dei balneari. È necessario garantire il diritto ad usufruire di spiagge pulite e accoglienti ai bagnanti su tutto il territorio della Regione Puglia, il cui appeal turistico trova nei litorali un asset imprescindibile, anche in considerazione dell'importanza del settore balneare, basilare per l'economia regionale a trazione turistica. Le istituzioni preposte si facciano carico del problema e, attraverso la massima condivisione delle iniziative ed una proficua collaborazione tra le parti, si giunga finalmente ad una una soluzione".
I soggetti auditi hanno richiamato all'attenzione dei commissari le cinque opzioni di gestione stabilite nelle linee guida regionali, la cui adozione comporta una grossa difficoltà nell'esercizio pratico relativo alla rimozione delle alghe. Si tratta in particolare di optare o per il mantenimento in loco delle biomasse vegetali, o l'interramento in sito, o lo spostamento in situ prevedendo l'individuazione di zone idonee, o lo spostamento degli accumuli in altri luoghi, o la rimozione ed il conferimento ad impianti di compostaggio ed infine, la rimozione permanente ed il trasferimento in discarica.
Ai lavori ha partecipato il capo Dipartimento all'ecologia e paesaggio Barbara Valenzano, la quale durante il suo intervento ha evidenziato che la competenza amministrativa di tale problematica è in capo al settore demanio regionale, ma ha anche rilevato che nella gestione delle biomasse vegetali bisogna tener conto dei vincoli ambientali presenti nei casi in cui si tratta di gestione dei tratti di costa di particolare interesse tramite la perimetrazione e l'istituzione di aree naturali protette come i Parchi nazionali o naturali regionali, le aree marine protette, le riserve naturali statali o di Siti Natura 2000 (S.I.C. e Z.P.S).
La seduta è stata aggiornata, con l'impegno dei presidenti di convocare i responsabili regionali della Sezione demanio e patrimonio e l'ANCI Puglia al fine di approfondire gli aspetti relativi al percorso amministrativo per l'adozione delle opzioni di gestione.
Questo il commento del vice presidente della IV Commissione consiliare, Domenico Damascelli di Forza Italia.
"La stagione balneare è iniziata, le nostre coste brulicano già di gente e i lidi sono ormai in attività. Nel frattempo, ahinoi, vi è un problema serio da risolvere: il deposito dell'alga posidonia, che i gestori balneari recuperano senza però alcun sostegno per lo smaltimento. Ne abbiamo discusso oggi, in IV e V Commissione consiliare, con le organizzazioni di rappresentanza del settore. Da queste audizioni è emersa la necessità di convocare anche altri interlocutori, a partire dai rappresentanti dei Comuni costieri interessati. Perciò ho appena formulato la richiesta di audire l'assessore regionale al Demanio, i rappresentanti dell'Anci e dell'Arpa Puglia, il direttore del dipartimento Ecologia e Paesaggio della Regione, il direttore della sezione Demanio e Patrimonio e i rappresentanti delle organizzazioni dei balneari. È necessario garantire il diritto ad usufruire di spiagge pulite e accoglienti ai bagnanti su tutto il territorio della Regione Puglia, il cui appeal turistico trova nei litorali un asset imprescindibile, anche in considerazione dell'importanza del settore balneare, basilare per l'economia regionale a trazione turistica. Le istituzioni preposte si facciano carico del problema e, attraverso la massima condivisione delle iniziative ed una proficua collaborazione tra le parti, si giunga finalmente ad una una soluzione".