Situazione debitoria, Frappampina: «Verità ai cittadini»

«L'attuale crisi finanziaria del comune di Margherita di Savoia, finita sotto il monitoraggio della Corte dei Conti a causa dell'inadeguato impegno dell'amministrazione Marrano, dopo più di due anni di tentativi e proroghe non ha ancora visto alcun cambiamento positivo». Ad affermarlo è il coordinatore di Area popolare-Nuovo centro destra, Giuseppe Frappampina, che ha continuato: «Sento il dovere civico, in qualità di uomo politico, di affiancare e sostenere i cittadini nello sforzo di salvaguardare gli interessi della città, impegnati ad affermare il diritto alla verità e la democrazia. Sono rimasto in silenzio perché la nostra politica è di tipo costruttivo e non distruttivo, anche se difronte all'evidenza non si può tacere. È necessario che i cittadini siano messi a conoscenza della reale e disastrosa situazione economica in cui versa il nostro comune. Ho atteso prima di esprimermi, perché credo che bisogna dare a tutti l'opportunità di poter dimostrare le proprie capacità senza necessariamente additare dal primo giorno. Con rammarico ho preso coscienza del perseverare, da parte di questa amministrazione, nel suo non fare nulla per Margherita di Savoia e per noi salinari. Infatti, il sindaco – Paolo Marrano - fa ricadere la responsabilità del debito pubblico sulle passate amministrazioni. Vorrei ricordare ricorda al primo cittadino che tutte le amministrazioni che si sono susseguite nel corso della storia hanno comunque ereditato debiti dalle precedenti, senza mai raggiungere una situazione debitoria come quella inspiegabilmente raggiunta dall'attuale amministrazione. Dico inspiegabilmente in quanto non si riesce a capire come si possa sprofondare in una voragine di debiti senza aver investito e/o costruito nulla per la cittadina pugliese. Il Sindaco ed i suoi adepti dimenticano volutamente che il ricorso alla Cassa depositi e prestiti governativa è un atto dovuto c'è la necessità e l'opportunità di realizzare opere pubbliche per il bene e lo sviluppo della città. Piuttosto, ammetta le sue colpe per la mancanza assoluta di progettualità e investimenti, nonostante abbia goduto di un grosso vantaggio derivante dalla recente legge del Governo centrale, grazie alla quale gli sono stati concessi prestiti di svariati milioni di euro per ripianare il buco finanziario. Ciò, a quanto pare, non è servito a nulla. Come si giustifica?»

«Ha più volte affermato che le opere portate a termine, cioè la circonvallazione di viale Ofanto, la piazza Nassiriya e la bonifica dell'ex Saibi, siano frutto di una sua programmazione. Falso. E' tutto merito delle passate amministrazioni, sia per i progetti tecnici che per l'ottenimento dei finanziamenti. La invito, sindaco, a rendersi conto che ci sono bisogni prioritari che stagnano nel degrado e nell'incuria: le buche delle strade, mattoni disconnessi ai bordi di marciapiedi e piazze, verde pubblico in preda allo squallore e abbandono, giochi per bambini dissestati e pericolosi, topi e zanzare che regnano sovrane. Infatti, l'unico volo che questa amministrazione ha concesso di fare ai margheritani è quello "sulle zanzare". Sono stati spesi tanti soldi per iniziative di nessuna utilità. Avete accresciuto la spesa del personale impiegatizio (il nostro Comune risulta avere più impiegati di tutti gli altri comuni viciniori), avete stravolto gli appalti cimiteriali e del parcheggio. Ne avete aboliti altri come la mensa scolastica, il servizio sociale essenziale e contemplato da legge nazionale, per un atto di millantato risparmio, ma alla fine il risultato è stato fallimentare e lo scontento dei cittadini cresce. Lei, primo cittadino, si è vantato indebitamente di aver apportato miglioramenti alla situazione urbanistica, culturale e finanziaria, mentre è solo grazie all'impegno di privati cittadini e associazioni, come quelle dei commercianti, artigiani e stabilimenti balneari, che attraverso iniziative ludiche e turistiche, con soldi propri, stanno rianimando la vita della città e la sua immagine sbiadita. Il turismo e la balneazione hanno rappresentato il cuore della nostra economia da sempre, ma questa amministrazione pare ignorarlo del tutto. Il buongoverno non è tracotanza e sazietà, ma saggezza ed equità: questo è l'anelito irrinunciabile dei cittadini».