Politica
Situazione debitoria del Comune, il peggio non è passato
Marrano: «Mai detto pericolo scampato. Piano di rientro opera nostra»
Margherita - sabato 5 dicembre 2015
17.23
Non è mai stato detto che il peggio sia passato. Se stia per arrivare solo la storia potrà dirlo. Il sindaco di Margherita di Savoia, Paolo Marrano, smentisce coloro che hanno accusato lui e la sua amministrazione di aver festeggiato senza fare i conti con la realtà. «Non ho mai detto che la situazione monitorata dalla Corte dei Conti sia passata - afferma il sindaco -. Anzi, posso testimoniare, sulla base delle mie esperienze passate, che la Corte non ha mai avuto un atteggiamento stringente come quello che sta avendo nei confronti del nostro Comune. Non vuol dire che non si debba rispettare la Corte dei Conti, ma spero che questo atteggiamento drastico non sia frutto di scenari ancora nascosti. Io sto mettendo in campo il massimo impegno».
Una vicenda nata nel 2013 con l'inizio del monitoraggio della Corte sull'Ente, in seguito all'insediamento dell'attuale amministrazione. In quell'occasione l'amministrazione comunale ha affermato di aver salvato il Comune dal dissesto finanziario, intendendo di aver trovato il modo di evitare una morte annunciata e dato, quindi, la possibilità di sanare la debitoria. Il primo passo sarebbe stato quello di elaborate un piano di rientro per sanare le casse comunali. «Per l'elaborazione del piano di rientro - continua il sindaco - mi sono stati chiesti 40.000 euro, cifra non disponibile nelle casse comunali. Così, l' amministrazione ha deciso di rimboccarsi le maniche ed elaborare un piano di rientro senza l'aiuto di nessuno. Questo è un percorso lungo e difficile, soprattutto per chi non l'ha mai intrapreso prima».
Una vicenda nata nel 2013 con l'inizio del monitoraggio della Corte sull'Ente, in seguito all'insediamento dell'attuale amministrazione. In quell'occasione l'amministrazione comunale ha affermato di aver salvato il Comune dal dissesto finanziario, intendendo di aver trovato il modo di evitare una morte annunciata e dato, quindi, la possibilità di sanare la debitoria. Il primo passo sarebbe stato quello di elaborate un piano di rientro per sanare le casse comunali. «Per l'elaborazione del piano di rientro - continua il sindaco - mi sono stati chiesti 40.000 euro, cifra non disponibile nelle casse comunali. Così, l' amministrazione ha deciso di rimboccarsi le maniche ed elaborare un piano di rientro senza l'aiuto di nessuno. Questo è un percorso lungo e difficile, soprattutto per chi non l'ha mai intrapreso prima».