Sinodo a Margherita di Savoia

Rinnovamento della Chiesa e del popolo di Dio. Questo è l'obiettivo del Sinodo indetto nell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, dall'Arcivesco Giovanni Battista Pichierri. Tecnicamente, il Sinodo è una riunione straordinaria di sacerdoti, diaconi e laici che, secondo le parole di Sua Eccellenza, «si interrogano, dopo 50 anni dal Concilio Vaticano II, se si sta trasmettendo Cristo nella storia». Un evento storico senza precedenti nella vita millenaria dell'Arcidiocesi, che sta coinvolgendo ben 500 delegati parrocchiali, fra presbiteri, diaconi e laici. In questo primo Sinodo, come testimonia il segretario don Domenico Marrone, si vede «la Chiesa che va incontro allo Sposo, a Cristo, quindi al popolo». Certo, il cuore di questo evento straordinario è la ricerca di nuovi modi di approcciarsi agli uomini, sia credenti che non, ai giovani, a chi è nel bisogno, per abbandonare definitivamente l'idea di una Chiesa dei merletti e abbracciare, finalmente, una "Chiesa del grembiule", come diceva don Tonino Bello, che invece di dispensare sermoni, dispensi parole di speranza per tutti. Chiaramente, a tutto questo non si è giunti con uno schiocco di dita, ma sono serviti due anni di preparazione attraverso delle schede, riguardanti vari temi, distribuite a tutte le realtà dell'Arcidiocesi, il cui esito ha dato vita agli strumenti di lavoro. Gli incontri sinodali sono snodati in 4 sessioni fino al mese di ottobre. Durante questo periodo il venerdì sera e il sabato mattina di ogni 15 giorni, gli animatori sinodali sono chiamati a frequentare delle assemblee sinodali nella Parrocchia della Spirito Santo in Trani. Quindi, in tutte le parrocchie dell'Arcidiocesi, durante le assemblee sinodali, ogni attività pastorale è sospesa, compresa la celebrazione del venerdì sera, anticipata al mattino, per poi riprendere il sabato pomeriggio. Al popolo è chiesto di pregare affinché questo rinnovamento nel solco della tradizione porto buoni frutti.