Settimana di passione e di riflessione

La Quaresima, tempo di prova per ciascun cristiano, sta per giungere al suo compimento, cedendo il passo alla Pasqua di risurrezione. I cittadini di Margherita di Savoia si apprestano a vivere questo momemto, partendo dal triduo pasquale che sta ad indicare la condizione degli uomini «non più ostaggi del dolore e della sofferenza ma chiamati alla vita eterna». Queste le parole di don Matteo Martire, parroco della Chiesa B.M.V. Ausiliatrice e professore di Cristologia all'istituto di scienze religiose Nicola il Pellegrino di Trani. La prima tappa verso la domenica di Pasqua è il Giovedì Santo. «In questo giorno ricordiamo l'istituzione del Sacramento dell'Eucarestia, del Sacramento dell'Ordine Sacro e il dono del Comandamento dell'Amore. Con la celebrazione della messa in Coena Domini la liturgia anticipa attraverso la simbologia ciò che Gesù compirà nella notte di Pasqua: spezza il pane e versa il vino simbolo del Suo corpo offerto agli uomini e del Suo sangue sparso per la salvezza dell'umanità». Un altro momento forte è il «Venerdì Santo, giorno in cui la liturgia volge il suo sguardo a colui che è stato crocifisso per gli uomini. Durante la funzione viene annunciata la passione in forma dialogata e, in via eccezionale, viene adorata la croce, genuflettendosi dinanzi ad essa». L'apice del triduo e di tutto l'anno liturgico è la veglia che ha inizio la sera del Sabato Santo. «La veglia pasquale è costituita da quattro elementi: la luce del cero pasquale che indica Cristo luce del mondo che viene a diradare le tenebre del peccato ed a illuminare le coscienze degli uomini opacizzate dall'ipocrisia e dal tradimento. La liturgia della Parola con la lettura di 7 passi biblici riguardanti le tappe fondamentali della storia della salvezza, partendo dalla Genesi, primo libro della Bibbia, giungendo a Cristo, quindi al Nuovo Testamento. La liturgia del Battesimo che indica la condizione di uomini immersi nel peccato per risorgere con Cristo a vita nuova. La liturgia Eucaristica che sancisce la risurrezione di Cristo dai morti. Durante il triduo pasquale non vengo celebrati dei riti folcloristici ma degli eventi che hanno segnato per sempre la vita dei credenti».