Territorio
Sel chiede consiglio comunale su sequestro "CdR"
Lodispoto: "Situazione ormai intollerabile, rivedere il contratto"
Margherita - venerdì 19 settembre 2014
12.46
Il sequestro del capannone utilizzato dall'Ecologica Pugliese per il trattamento dei rifiuti urbani effettuato dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri è la dimostrazione definitiva dell'assoluta necessità di rivedere al più presto l'assegnazione del servizio di raccolta differenziata: un'avventura nata male e proseguita peggio, con una drammatica sequenza di episodi che suonano come una impietosa condanna per chi ha voluto imporre a tutti i costi un simile dis-servizio (l'amministrazione Carlucci) e chi lo ha finora gestito con disarmante pressappochismo. Sin dall'inizio avevamo denunciato la mancanza di correttezza nelle procedure di affidamento: il capitolato d'appalto predisposto dall'ing. Belluzzi, nominato dall'amministrazione Carlucci, aveva evidenziato un clamoroso errore nel computo delle utenze effettive (ne erano state previste quasi 5.000 in meno di quelle reali), con gravi disagi nella consegna dei cestini per il conferimento dei rifiuti. Poco tempo dopo l'aggiudicazione dell'appalto da parte dell'Ecologica Pugliese sono iniziate le lamentele per le modalità di attuazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta: sono agli atti delle conferenze di servizio appositamente convocate le doglianze esposte da parte del Corpo di Polizia Locale, dell'Assessorato all'Ambiente, dalle Organizzazioni Sindacali, da parte dello stesso ing. Belluzzi e così via. La questione fu dunque portata in consiglio comunale lo scorso 30 dicembre, allorquando all'ordine del giorno fu inserita la proposta di risoluzione del contratto con l'Ecologica Pugliese: all'epoca tutti si erano detti d'accordo con il passaggio al Consorzio SIA, che fu invitato a redigere un progetto tecnico in merito. Nel giro di poco tempo però l'allora assessore all'ambiente Leonardo Lamonaca cambiò completamente idea, al punto che in febbraio - anziché procedere con la preventivata risoluzione contrattuale - fu presentata in consiglio comunale una proposta di transazione con l'Ecologica Pugliese, alla quale è stata inoltre riconosciuta la somma di 400mila euro secondo lo schema elaborato dall'avv. Giovanni Notaristefano: in quella circostanza il nostro consigliere comunale Domenico Lodispoto abbandonò l'aula in segno di protesta verso un accordo totalmente svantaggioso per la collettività salinara. In quell'accordo era inoltre previsto che l'Ecologica Pugliese avrebbe dovuto migliorare la qualità del servizio attraverso l'impiego di mezzi più idonei e con modalità maggiormente efficienti ma tutto è rimasto come prima, nonostante il luttuoso evento che nei mesi scorsi ha portato alla tragica morte di un operatore. Nel frattempo è stata istituita la commissione di controllo sul servizio di raccolta differenziata, presieduta dal consigliere comunale Antonella Cusmai, ma fino all'intervento del NOE nessuno aveva esercitato controlli di alcun genere nonostante le ripetute sollecitazioni del nostro consigliere comunale. Soltanto ora che l'intervento dei Carabinieri ha rivelato una grave emergenza igienico-sanitaria ed ambientale la commissione si è messa in moto convocando le parti interessate: ma chiudere la stalla quando i buoi sono scappati serve a poco. Sinistra Ecologia Libertà chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico sulla questione per fare chiarezza sull'intera vicenda ed adottare gli opportuni provvedimenti.