Territorio
Sciopero generale dei lapidei, all’assemblea di Apricena una delegazione dalla Bat
Il 12 luglio la Fillea nella mobilitazione nazionale chiede il rinnovo del contratto scaduto da quattro mesi: “Basta rinvii”
Margherita - venerdì 12 luglio 2019
8.28 Comunicato Stampa
Una delegazione di lavoratori guidata da Nico Disabato della Fillea Cgil Bat sarà domani 12 luglio ad Apricena, a Foggia, dove continua la mobilitazione nazionale dei lavoratori del settore lapideo con lo sciopero generale di 8 ore e un'assemblea pubblica ad Apricena, presso la Sala Casa Matteo Salvatore alle ore 9,30. I lavori saranno conclusi dal segretario nazionale Fabrizio Pascucci della Feneal Uil a nome delle segreterie nazionali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Per Nico Disabato "non c'è più tempo da perdere. Il contratto è scaduto da 4 mesi e va rinnovato senza più rinvii".
I sindacati accusano le controparti di non volersi confrontare sulla piattaforma votata dai lavoratori, di perdere tempo e offrire condizioni irricevibili, come quella di "chiudere l'esperienza bilaterale del Cpnl, che andrebbe invece rafforzata anche a livello territoriale" e di aumentare il ricorso ai "contratti a tempo determinato e a quelli in somministrazione, con l'introduzione di causali troppo ampie, e la richiesta di portare fino al 30% il limite percentuale dei contratti precari per azienda, in deroga alla normativa nazionale". Non solo, l'associazione delle aziende propone un aumento salariale non adeguato. Inoltre, per la Fillea, insieme a Feneal e Filca sono "insufficienti le risorse su salario differito, sanità integrativa (Fondo Altea) e previdenza complementare (Fondo Arco)" e troppo scarsa "la somma destinata all'Egr (Elemento di garanzia retributiva), pari a 15 euro l'anno, che non aiuterebbe la diffusione della contrattazione di secondo livello, che è invece fondamentale per declinare a livello territoriale temi come l'organizzazione del lavoro, le risorse e la produttività".
I sindacati accusano le controparti di non volersi confrontare sulla piattaforma votata dai lavoratori, di perdere tempo e offrire condizioni irricevibili, come quella di "chiudere l'esperienza bilaterale del Cpnl, che andrebbe invece rafforzata anche a livello territoriale" e di aumentare il ricorso ai "contratti a tempo determinato e a quelli in somministrazione, con l'introduzione di causali troppo ampie, e la richiesta di portare fino al 30% il limite percentuale dei contratti precari per azienda, in deroga alla normativa nazionale". Non solo, l'associazione delle aziende propone un aumento salariale non adeguato. Inoltre, per la Fillea, insieme a Feneal e Filca sono "insufficienti le risorse su salario differito, sanità integrativa (Fondo Altea) e previdenza complementare (Fondo Arco)" e troppo scarsa "la somma destinata all'Egr (Elemento di garanzia retributiva), pari a 15 euro l'anno, che non aiuterebbe la diffusione della contrattazione di secondo livello, che è invece fondamentale per declinare a livello territoriale temi come l'organizzazione del lavoro, le risorse e la produttività".