Cronaca
Scempio nella zona industriale di Margherita di Savoia
Marciapiede inesistente e tombini scoperti. Canale acque piovane con fango e rifiuti
Margherita - martedì 5 gennaio 2016
9.57
Si farebbe prima a descrivere ciò che c'è invece di ciò che non c'è. Zona Torretta, che si sviluppa difronte allo svincolo per Isola Verde - Città Giardino e quindi fra i bacini della Salina e i terreni confinanti col Cimitero, è la zona in cui dovrebbero racchiudersi tutte le industrie di Margherita di Savoia. Arrivarci è complicato per chi non è del posto o comunque conosce il territorio, perché non c'è neanche l'ombra della segnaletica stradale che indichi, come in altre città vicine, l'inizio e la posizione della zona industriale. Dei marciapiedi esiste solo un massetto di cemento coperto da erbacce che nascondono punti d'inciampo oltre a calcinacci e rifiuti scaricati illegalmente. Quindi, se un pedone, magari un operaio, volesse raggiungere una delle industrie a piedi, non potrebbe farlo in piena sicurezza. Il paradosso che si consuma in questo punto sta ad indicare come la raccolta differenziata stia entrando nelle case dei salinari: sacchi d'immondizia abbandonati proprio fra le erbacce che si trovano difronte al centro di raccolta rifiuti della SIA, azienda che gestisce la nettezza urbana.
I tombini, che dovrebbero raccogliere le acque lungo il margine di ciò che dovrebbe essere un marciapiede, sono senza grate e intasati da bottiglie di plastica, lattine e rifiuti indifferenziati. Fra la strada e i bacini del sale c'è un lungo canale, creato per la raccolta delle acque piovane, che ormai non fa defluire più nulla a causa del fango. E non solo. Al suo interno è possibile trovare tutto ciò che dovrebbe essere smaltito nel punto di raccolta adiacente: pneumatici di camion, sacchi d'immondizia, buste, secchi, cassette di plastica, tutti ormai rifiuti non più differenziabili. Vedere questo scenario non è impossibile perché è tutto sotto la luce del sole.
I tombini, che dovrebbero raccogliere le acque lungo il margine di ciò che dovrebbe essere un marciapiede, sono senza grate e intasati da bottiglie di plastica, lattine e rifiuti indifferenziati. Fra la strada e i bacini del sale c'è un lungo canale, creato per la raccolta delle acque piovane, che ormai non fa defluire più nulla a causa del fango. E non solo. Al suo interno è possibile trovare tutto ciò che dovrebbe essere smaltito nel punto di raccolta adiacente: pneumatici di camion, sacchi d'immondizia, buste, secchi, cassette di plastica, tutti ormai rifiuti non più differenziabili. Vedere questo scenario non è impossibile perché è tutto sotto la luce del sole.