Cronaca
Salina, Fai-Cisl Russo: «Basta menzogne, si ritorni a lavorare»
Comunicato stampa del sindacato
Margherita - martedì 30 aprile 2019
17.41 Comunicato Stampa
Comunicato stampa della Fai - Cisl sulla Salina di Margherita di Savoia
«Per l'ennesima volta la Rsu Fai - Cisl prende le distanze e si dissocia dal vostro falso e pretestuoso comunicato del 19/04/2019, con il quale prendete ancora in giro tutti, operai e indotto. Si ricorda a chi ha poca memoria menzionando gli eventi. Con un articolo su Margherita Viva del 16/02/2018 il Datore di lavoro affermava già "l'impegno, ancor, a migliorare la qualità produttiva anche attraverso l'aggiornamento e il miglioramento degli impianti e delle strutture avendo come criteri guida prima di tutto la sicurezza sul posro di lavoro e l'efficienza produttiva" e ancora il Presidente "AtiSale è da sempre attenta alla qualità del suo prodotto e allo sviluppo di nuovi processi di produzione sempre nel pieno rispetto delle norme e dall'ambiente". Infine quello più grave è che il Cda di AtiSale aveva deliberato molto prima dello sciopero l'esborso di 1.040.000 euro. Il vostro scioperare, nello stato in cui viveva e vive l'azienda, quello di Concordato, ha rischiato di far fallire AtiSale e mandare a casa tutti i dipendenti. Inoltre c'è da evidenziare che non si manifesta per la sicurezza com viaggi (finanziati da chicchessia) a Siena (MPS), a Roma chiedendo chiedendo incontri a Di Maio per evitare investimento stranieri, oppure non si fanno comunicati stampa e TV o si chiedono interventi in Consiglio comunale contro nuovi investitori quali il gruppo Salins. Veritiero invece resta il fatto che volete continuare a raccontare frottole e bugie esultano di gioia per merito non vostri pensando di incantare e illudere tutti. Ricollegandomi a tutti i comunicati Rsu Fai - Cisl fatti nel periodo dello sciopero, rinnovo le speranze che subentri presto un nuovo investitore che smetta di raccontare frottole e di fare processi di cose che non sono, ma soprattutto si ricominci a lavorare seriamente nell'esclusovo interesse di AtiSale e dei lavoratori della medesima. Tutti, nessuno escluso. In attesa, anche di vedere i frutti che quei soldi stanziati porteranno ed eventualmente poterne esultare, senza dimenticare che sono ben poca cosa o nulla in una salina lasciata allo sfascio dopo le alterne vicende societarie degli ulto i anni».
Rsu
Nicola Russo
«Per l'ennesima volta la Rsu Fai - Cisl prende le distanze e si dissocia dal vostro falso e pretestuoso comunicato del 19/04/2019, con il quale prendete ancora in giro tutti, operai e indotto. Si ricorda a chi ha poca memoria menzionando gli eventi. Con un articolo su Margherita Viva del 16/02/2018 il Datore di lavoro affermava già "l'impegno, ancor, a migliorare la qualità produttiva anche attraverso l'aggiornamento e il miglioramento degli impianti e delle strutture avendo come criteri guida prima di tutto la sicurezza sul posro di lavoro e l'efficienza produttiva" e ancora il Presidente "AtiSale è da sempre attenta alla qualità del suo prodotto e allo sviluppo di nuovi processi di produzione sempre nel pieno rispetto delle norme e dall'ambiente". Infine quello più grave è che il Cda di AtiSale aveva deliberato molto prima dello sciopero l'esborso di 1.040.000 euro. Il vostro scioperare, nello stato in cui viveva e vive l'azienda, quello di Concordato, ha rischiato di far fallire AtiSale e mandare a casa tutti i dipendenti. Inoltre c'è da evidenziare che non si manifesta per la sicurezza com viaggi (finanziati da chicchessia) a Siena (MPS), a Roma chiedendo chiedendo incontri a Di Maio per evitare investimento stranieri, oppure non si fanno comunicati stampa e TV o si chiedono interventi in Consiglio comunale contro nuovi investitori quali il gruppo Salins. Veritiero invece resta il fatto che volete continuare a raccontare frottole e bugie esultano di gioia per merito non vostri pensando di incantare e illudere tutti. Ricollegandomi a tutti i comunicati Rsu Fai - Cisl fatti nel periodo dello sciopero, rinnovo le speranze che subentri presto un nuovo investitore che smetta di raccontare frottole e di fare processi di cose che non sono, ma soprattutto si ricominci a lavorare seriamente nell'esclusovo interesse di AtiSale e dei lavoratori della medesima. Tutti, nessuno escluso. In attesa, anche di vedere i frutti che quei soldi stanziati porteranno ed eventualmente poterne esultare, senza dimenticare che sono ben poca cosa o nulla in una salina lasciata allo sfascio dopo le alterne vicende societarie degli ulto i anni».
Rsu
Nicola Russo