Politica
Rutigliano, no sfiducia. Dimissioni, si ma al prossimo Consiglio
Rinviato punto ordine del giorno. Sconto fra consiglieri
Margherita - sabato 30 aprile 2016
15.15
Avrebbero voluto sfiduciarlo ma lui si è dimesso da solo, sarà per la prossima volta. Il presidente del Consiglio Comunale, di per sé, non può essere sfiduciato come il sindaco, ma può essere rimosso dal suo incarico solo in caso di fatti ben precisi come accuse verso il primo cittadino, gli assessori e i consiglieri, oppure in caso di mancata terzietà verso le parti, essendo un ruolo istituzionale e non politico. A quanto pare, l'opposizione afferma che queste motivazioni ci siano tutte, Raffaele Rutigliano che è il diretto interessato e il vicesindaco Angela Cristiano credono di no.
Addirittura, Cristiano ha affermato che: «La richiesta di dimissioni del presidente è solo un tentativo da parte delle opposizioni - i consiglieri Grazia Galiotta, Ruggiero Piccolo, Antonella Cusmai, Vincenzo De Pietro e Domenico Lodisposto - di destabilizzare la maggioranza che ha ereditato una massa debitoria di cui non era a conoscenza». Insomma, le cause che hanno portato i consiglieri a chiedere la rimozione dall'incarico nei confronti di Raffaele Rutigliano sono le stesse che li indussero a chiederle 2 anni fa, come ricorda Grazia Galiotta: «Inadempienze del presidente, mancanza di considerazione delle opinioni dei capigruppo, ora libera durante gli incontri del Consiglio per permettere ai presenti di discutere sulle tematiche, pochi documenti dati ai componenti del Consiglio per studiare i punti all'ordine del giorno». Si è detto tanto per non dire nulla e Rutigliano, che in realtà avrebbe voluto il ritiro, ha proposto il rinvio del punto con la conseguente rassegna delle dimissioni, però al prossimo incontro del Consiglio Comunale. La proposta è stata votata favorevolmente dagli 11 della maggioranza, mentre i consiglieri Piccolo, De Pietro, Spera si sono astenuti, affermando che non è stata data loro la possibilità di votare, e Cusmai, Lodisposto, Galiotta hanno espresso voto contrario.
Addirittura, Cristiano ha affermato che: «La richiesta di dimissioni del presidente è solo un tentativo da parte delle opposizioni - i consiglieri Grazia Galiotta, Ruggiero Piccolo, Antonella Cusmai, Vincenzo De Pietro e Domenico Lodisposto - di destabilizzare la maggioranza che ha ereditato una massa debitoria di cui non era a conoscenza». Insomma, le cause che hanno portato i consiglieri a chiedere la rimozione dall'incarico nei confronti di Raffaele Rutigliano sono le stesse che li indussero a chiederle 2 anni fa, come ricorda Grazia Galiotta: «Inadempienze del presidente, mancanza di considerazione delle opinioni dei capigruppo, ora libera durante gli incontri del Consiglio per permettere ai presenti di discutere sulle tematiche, pochi documenti dati ai componenti del Consiglio per studiare i punti all'ordine del giorno». Si è detto tanto per non dire nulla e Rutigliano, che in realtà avrebbe voluto il ritiro, ha proposto il rinvio del punto con la conseguente rassegna delle dimissioni, però al prossimo incontro del Consiglio Comunale. La proposta è stata votata favorevolmente dagli 11 della maggioranza, mentre i consiglieri Piccolo, De Pietro, Spera si sono astenuti, affermando che non è stata data loro la possibilità di votare, e Cusmai, Lodisposto, Galiotta hanno espresso voto contrario.