Vita di città
Riqualificare il piazzale della Papa Giovanni XIII
È questa la richiesta della comunità margheritana visti i tanti disagi
Margherita - lunedì 13 aprile 2015
12.27
«Sistemare il piazzale antistante la scuola». È quanto chiede la comunità margheritana per impedire spiacevoli inconvenienti ai più piccoli e agli stessi genitori che quotidianamente sostano davanti alla scuola elementare Papa Giovanni XXIII prima del suono della campanella che sancisce l'inizio delle lezioni e all'uscita. Infatti, il piazzale antistante il plesso abbonda di insidie per i più piccoli. Appena si sale il marciapiede è impossibile non imbattersi in qualche aiuola circondata da mattoni divelti o, nel migliore dei casi, con una profondità tale da creare delle vere buche nella pavimentazione. Le palme, che dovrebbero abbellire la piazza, sono poco curate. I mezzi adoperati per tenere legate le palme non sono affatto sicuri, basta affacciarsi e vedere nelle aiuole o dei bastoni, che spesso vengono sradicati dal terreno diventando uno strumento morale, o del filo di ferro messo li come se fosse un oggetto innocuo da porre nelle mani dei bambini. Le panchine sono fissate ad una pavimentazione non lineare che presenta anche mattoni divelti, punto d'inciampando di tantissimi bambini. Il palo dell'illuminazione pubblica, posto al centro della strada non è il massimo della sicurezza vista la ruggine con cui i bambini entrano quotidianamente in contatto. In questo scenario, ovviamente, non poche sono le lamentele dei genitori che vedono i loro figli con il pantaloni strappati e le ginocchia sanguinanti. «Ogni giorno la stessa storia: al rientro da scuola ho un pantalone da cucire», così ha testimoniato una mamma. «Mia figlia mentre giocava con i suoi amichetti è incimpata e si ferita una gamba», oppure, «Il mio bambino è caduto, inciampando rischiando di feririsi un occhio vicino la palma posta davanti l'entrata della scuola». Con queste testimonianze si potrebbero riempire fiumi di pagine, a testimoniare che tutti i genitori ed i tutori chiedono una risoluzione immediata, trasformando quella piazza in un luogo consono all'istuto scolastico che ospita.