Cronaca
Ripristinato il monumento a San Pio a Margherita di Savoia
Intervento finanziato da giovane imprenditore salinaro
Margherita - venerdì 12 giugno 2020
16.21
La statua di San Pio a Margherita di Savoia è tornata al suo antico splendore. La vernice grigia, spruzzata sul manufatto con una bomboletta, è stata rimossa. Adesso la forma in bronzo raffigurante il santo di Pietrelcina e un bambino inginocchiato davanti a lui ha assunto lo stesso aspetto di 32 anni fa, quando il professore di origini napoletane Mario Granata la ideò per volere del gruppo di preghiera "La Trasfigurazione". L'intervento è stato finanziato dal giovane imprenditore salinaro Giovanni Leone, per un costo complessivo di oltre i 3mila euro e operato dalla stessa fonderia di Bari che la realizzò nel 1988. «Due motivi mi hanno spinto a compiere questo gesto: la devozione storica della mia famiglia nei confronti di Parte Pio e il desiderio di riconsegnare ai cittadini uno dei momenti simbolo di Margherita di Savoia», ha affermato l'imprenditore.
I lavori non sono terminati del tutto. «Mancano la pulizia del marmo, il ripristino del verde pubblico e dell'illuminazione - ha sottolineato Leone - ma sono pienamente soddisfatto per la qualità dell'intervento svolto sulla statua». La famiglia Leone si farà carico non solo di ultimare questi interventi ma gestirà l'area facendosi carico anche della manutenzione ordinaria. «Abbiamo scongiurando il pericolo più grande: al calore il bronzo si dilata e la vernice si sarebbe assorbita creando seri danni», parole del professor Granata che ha guidato il ripristino del monumento. Ricordiamo cosa è accaduto circa tre settimane fa: qualcuno, che molto probabilmente non era consapevole di cose stesse combinando, ha prima pitturato il cancelletto in ferro che perimetra l'area della statua a ridosso della scuola elementare Papa Giovanni XXIII poi, vedendo la buona riuscita del lavoro, ha pensato con la stessa vernice di dare una passata sul bronzo.
«Non si è trattato di un atto vandalico. Chi ha compiuto questo gesto forse in cuor suo credeva di fare una cosa buona. L'aspetto positivo è che la popolazione ha vissuto il restauro, lo ha osservato con i propri occhi - ha dichiarato l'artista -. Adesso il monumento sembra un po' troppo luccicante, è l'effetto del bronzo appena trattato. Questo tipo di materiale ha bisogno di vivere, infatti si dice che il "bronzo piange": con l'azione del sole il superfluo va via. È importante sottolineare - ha concluso - la sensibilità di Giovanni: un ragazzo che mi ha chiamato esprimendo il desiderio di ripristinare il manufatto».
I lavori non sono terminati del tutto. «Mancano la pulizia del marmo, il ripristino del verde pubblico e dell'illuminazione - ha sottolineato Leone - ma sono pienamente soddisfatto per la qualità dell'intervento svolto sulla statua». La famiglia Leone si farà carico non solo di ultimare questi interventi ma gestirà l'area facendosi carico anche della manutenzione ordinaria. «Abbiamo scongiurando il pericolo più grande: al calore il bronzo si dilata e la vernice si sarebbe assorbita creando seri danni», parole del professor Granata che ha guidato il ripristino del monumento. Ricordiamo cosa è accaduto circa tre settimane fa: qualcuno, che molto probabilmente non era consapevole di cose stesse combinando, ha prima pitturato il cancelletto in ferro che perimetra l'area della statua a ridosso della scuola elementare Papa Giovanni XXIII poi, vedendo la buona riuscita del lavoro, ha pensato con la stessa vernice di dare una passata sul bronzo.
«Non si è trattato di un atto vandalico. Chi ha compiuto questo gesto forse in cuor suo credeva di fare una cosa buona. L'aspetto positivo è che la popolazione ha vissuto il restauro, lo ha osservato con i propri occhi - ha dichiarato l'artista -. Adesso il monumento sembra un po' troppo luccicante, è l'effetto del bronzo appena trattato. Questo tipo di materiale ha bisogno di vivere, infatti si dice che il "bronzo piange": con l'azione del sole il superfluo va via. È importante sottolineare - ha concluso - la sensibilità di Giovanni: un ragazzo che mi ha chiamato esprimendo il desiderio di ripristinare il manufatto».