Turismo
Riforma Concessioni Balneari, i gestori di Margherita di Savoia: “Siamo pronti a farci sentire”
Le previsioni future non sono rosee, in vista dei cambiamenti che la categoria dovrà affrontare a partire dal 2024
Margherita - martedì 5 luglio 2022
16.24
Con la prossima riforma delle concessioni balneari, che andrà in vigore dal 2024, le previsioni degli attuali gestori degli stabilimenti balneari di tutta Italia sembrano tutt'altro che rosee. Alcuni di loro, intervistati a Margherita di Savoia sull'argomento, si uniscono al coro di quelli della riviera romagnola, che qualche mese fa hanno annunciato di essere pronti allo sciopero e ad uno stato di agitazione permanente.
"Non riusciamo a capire perché l'Italia si è arresa di fronte alle pretese dell'Unione Europea. Il Governo ha escluso dalla discussione anche i Sindacati e le Regioni, e questo è un comportamento incomprensibile. E' impossibile poi procedere ad un'assegnazione pubblica nel 2024 in modo serio ed obiettivo, per questo noi intraprenderemo azioni mirate e di protesta per opporci a questo modo di fare". A parlare è il gestore di uno stabilimento balneare "storico" di Margherita di Savoia, uno dei tanti che, nel corso degli anni, ha subito continue migliorie diventando uno dei più attrattivi della città ed anche dell'intera costa.
Altri rientranti nelle medesima categoria riportano la sensazione, spiacevole, di non ricevere la considerazione che meritano dal Governo e gli enti preposti.
"Rappresentiamo una grande risorsa per il turismo, e non si può vanificare così il lavoro di anni, insieme a tanti sacrifici sopportati per rendere sempre migliori i servizi da offrire ai bagnanti".
"Non possiamo sopportare di essere trattati così dal Governo, dai politici e dai rappresentanti di categoria", dichiara un altro gestore, il cui stabilimento è più lontano dal centro cittadino ma altrettanto frequentato, almeno sino a Settembre, quando la stagione estiva comincia a mostrare segni di declino.
La riforma sulle concessioni balneari incombe, ma si prevede un autunno "caldo" fatto di agitazioni, proteste e tanto altro.
Un'intera categoria è sul piede di guerra, e non è certo cosa trascurabile.
"Non riusciamo a capire perché l'Italia si è arresa di fronte alle pretese dell'Unione Europea. Il Governo ha escluso dalla discussione anche i Sindacati e le Regioni, e questo è un comportamento incomprensibile. E' impossibile poi procedere ad un'assegnazione pubblica nel 2024 in modo serio ed obiettivo, per questo noi intraprenderemo azioni mirate e di protesta per opporci a questo modo di fare". A parlare è il gestore di uno stabilimento balneare "storico" di Margherita di Savoia, uno dei tanti che, nel corso degli anni, ha subito continue migliorie diventando uno dei più attrattivi della città ed anche dell'intera costa.
Altri rientranti nelle medesima categoria riportano la sensazione, spiacevole, di non ricevere la considerazione che meritano dal Governo e gli enti preposti.
"Rappresentiamo una grande risorsa per il turismo, e non si può vanificare così il lavoro di anni, insieme a tanti sacrifici sopportati per rendere sempre migliori i servizi da offrire ai bagnanti".
"Non possiamo sopportare di essere trattati così dal Governo, dai politici e dai rappresentanti di categoria", dichiara un altro gestore, il cui stabilimento è più lontano dal centro cittadino ma altrettanto frequentato, almeno sino a Settembre, quando la stagione estiva comincia a mostrare segni di declino.
La riforma sulle concessioni balneari incombe, ma si prevede un autunno "caldo" fatto di agitazioni, proteste e tanto altro.
Un'intera categoria è sul piede di guerra, e non è certo cosa trascurabile.