Politica
Ricerche idrocarburi nel mar Adriatico, Emiliano: «Presenteremo ricorso»
Il Governatore tuona dopo l'ok del Governo alle trivelle nel mare di Puglia
Puglia - martedì 12 gennaio 2016
16.09
«La Regione Puglia presenterà ricorso per conflitto di attribuzione con riferimento al modo in cui l'emendamento alla legge di stabilità presentato dal Governo ha inciso sullo Sblocca Italia: non assecondando la volontà referendaria, ma in senso opposto». Lo dichiara il presidente Emiliano con riferimento alle autorizzazioni alle ricerche di idrocarburi nel mare Adriatico e Ionio. E con riferimento alla nota del ministro Federica Guidi precisa: «Della questione in generale sono ben informato visto che è da luglio scorso che stiamo portando all'attenzione del ministero e del governo le ragioni a tutela del nostro mare. Ma in nessuna occasione sono stato avvisato dal ministero dello sviluppo economico che in data 22 dicembre 2015 sarebbe stata concessa la dodicesima autorizzazione alle prospezioni finalizzata alla ricerca di idrocarburi in Puglia. Anzi, le interlocuzioni tra il governo e le regioni che hanno chiesto il referendum erano nel senso di ritirare tutte le autorizzazioni concesse fino a quel momento».
«L'autorizzazione del 22 dicembre, pertanto, contraddice tali propositi sui quali si era tentata una riconciliazione tra governo e regioni. La posizione delle regioni italiane che hanno chiesto il referendum è chiara dal primo momento ed è contro le ricerche petrolifere nel mar Adriatico e Ionio mediante la tecnica dell'Air-gun, fortemente invasiva e pericolosa per l'ambiente. La posizione del governo invece non è ancora chiara. Vogliono accogliere la volontà referendaria attraverso emendamenti alla legge vigente? Se è così lo facciano senza concedere altre autorizzazioni e revocando quelle già concesse. Altrimenti deve essere il popolo italiano attraverso il referendum a pronunciarsi».
«L'autorizzazione del 22 dicembre, pertanto, contraddice tali propositi sui quali si era tentata una riconciliazione tra governo e regioni. La posizione delle regioni italiane che hanno chiesto il referendum è chiara dal primo momento ed è contro le ricerche petrolifere nel mar Adriatico e Ionio mediante la tecnica dell'Air-gun, fortemente invasiva e pericolosa per l'ambiente. La posizione del governo invece non è ancora chiara. Vogliono accogliere la volontà referendaria attraverso emendamenti alla legge vigente? Se è così lo facciano senza concedere altre autorizzazioni e revocando quelle già concesse. Altrimenti deve essere il popolo italiano attraverso il referendum a pronunciarsi».