Vita di città
Recuperata femmina di Gheppio: era stordita e ferita a un occhio
Forse si è scontrata contro un ostacolo in volo, la segnalazione di un cittadino
Margherita - giovedì 10 giugno 2021
14.59
Una femmina adulta di Gheppio ritrovata per terra e con un occhio ferito. Segno che durante il volo probabilmente si è scontrata contro un ostacolo, forse un palo o una vetrata. È stata vista da un cittadino che ha subito allertato la Polizia locale sempre attenta sulle tematiche ambientali. È successo nella campagna di Cannafesca alla periferia di Margherita di Savoia. Questa zona da tempo è diventata habitat ideale per numerose specie animali fra queste il Gheppio. Si tratta di una specie nidificante, un rapace di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei falchi. Si ciba di insetti e di piccoli roditori. La sua presenza è dovuta alla scarsa antropizzazione dell'area che presenta diversi ruderi abbandonati che sono un ottimo riparo dai predatori. Il volatile è stato affidato all'associazione Fare Natura Pro Natura di Margherita di Savoia che lo ha consegnato alle cure del Cras di Bitetto. Al centro recupero animali selvatici dovranno esaminare se l'animale ha riportato danni interni dovuti all'urto che ha subito.
Nella stessa area è stata avvistata lo scorso anno l'Averla Maggiore Beccopallido, una passeriforme tanto raro da comparire nella lista rossa della Comunità Europea. Alcuni paesi come la Svizzera lo hanno dichiarato estinto. Di casa sono anche il Pettirosso, il Saltimpalo, il Codirosso Spazzacamino, la Ballerina Bianca, la Civetta e l'Albanella Reale. È frequente, quindi, trovare dei pulli per terra. L'istinto porterebbe a raccoglierli, invece sarebbe meglio prima contattare gli esperti. Un appello per tutti è stato lanciato da Salvatore Giannino, presidente di Fare Natura Pro Natura: «Capita che i pulli possano cadere dal nido perché troppo piccoli e quindi ancora incapaci di volare. I genitori non li hanno abbandonati ma continuano a cibarli. Non raccogliamoli mai, potremmo arrecare loro danno. Basta scattare una foto e segnalare alla nostra associazione».
Nella stessa area è stata avvistata lo scorso anno l'Averla Maggiore Beccopallido, una passeriforme tanto raro da comparire nella lista rossa della Comunità Europea. Alcuni paesi come la Svizzera lo hanno dichiarato estinto. Di casa sono anche il Pettirosso, il Saltimpalo, il Codirosso Spazzacamino, la Ballerina Bianca, la Civetta e l'Albanella Reale. È frequente, quindi, trovare dei pulli per terra. L'istinto porterebbe a raccoglierli, invece sarebbe meglio prima contattare gli esperti. Un appello per tutti è stato lanciato da Salvatore Giannino, presidente di Fare Natura Pro Natura: «Capita che i pulli possano cadere dal nido perché troppo piccoli e quindi ancora incapaci di volare. I genitori non li hanno abbandonati ma continuano a cibarli. Non raccogliamoli mai, potremmo arrecare loro danno. Basta scattare una foto e segnalare alla nostra associazione».