Quale adeguamento, il comune deve restituire i fondi

«Ancora uno smacco per lamministrazione guidata dal sindaco Paolo Marrano che sarà costretta a restituire alla regione Puglia le somme finora percepite per l'adeguamento del canale di ingresso al molo peschereccio». Ad affermarlo è il circolo di Sinistra ecologia e libertà di Margherita di Savoia e ha continuato: «Negli scorsi anni il comune di Margherita aveva aderito al gruppo di azione costiera Gargano Mareche nellaprile 2014 aveva sottoscritto una convenzione con la Regione per accedere ai finanziamenti per gli interventi a sostegno della pesca: nel 2015 era stato ammesso a finanziamento il progetto per ladeguamento del canale daccesso al molo peschereccio interno ed ampliamento della pubblica illuminazione; nel maggio dello scorso anno il comune aveva fatto richiesta di unanticipazione, pari a 29.189 euro sui 64.083 complessivi, concessa dalla Puglia il 19 novembre dello stesso anno. Lo scorso 27 gennaio però l'ente regionale aveva sollecitato gli enti beneficiari dei finanziamenti a produrre la rendicontazione delle spese sostenute per lavanzamento del progetto, ribadendo che un eventuale mancato riscontro avrebbe comportato la decadenza dai benefici. Non avendo avuto risposta, la regione Puglia si è vista costretta a dichiarare formalmente decaduto il comune di Margherita di Savoia dal godimento del contributo pubblico, intimando la restituzione della somma anticipata pari a 29.1289 euro».

«Morale della favola? Questa amministrazione non solo non è capace di reperire fondi pubblici, anzi fa andare in fumo i progetti condotti dalle precedenti amministrazioni. Ci sarebbe da rivolgere le più sentite congratulazioni allassessore alle attività produttive, se solo nella perenne confusione - rifeirta ai contnui rimpasti del pri!o cittadino - della giunta Marrano sapessimo chi è. In ogni caso, auguri al nostro sindaco che dovrà spiegare alla Corte dei Conti come mai il comune di Margherita di Savoia dovrà restituire alla regione Puglia fondi già stanziati e parzialmente anticipati».