Attualità
Il progetto per l'ecosistema Salpi riceve un finanziamento di 19 milioni di euro
Il Sindaco Lodispoto: «Un risultato straordinario per la ricerca»
Margherita - martedì 28 giugno 2022
17.14
Il progetto per l'ecosistema Salpi (Salute ambiente lavoro per l'innovazione) presentato dall'istituto tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, dal Comune di Margherita di Savoia, da Atisale e dall'Asl Bt, col sostegno delle Università di Bari e Foggia e di altri partner privati, ha ricevuto un importante finanziamento di quasi 19 milioni di euro. L'iniziativa mette al centro la città delle saline, destinata a ospitare la realizzazione di un centro polifunzionale che da un lato rappresenterà un polo scientifico d'eccellenza per la ricerca e la formazione in ambito sanitario e dall'altro potrà fungere da incubatore d'impresa per quelle realtà che hanno nella ricerca e nell'innovazione il loro campo d'azione. Da un punto di vista strettamente scientifico, Margherita diventerà dunque un centro di ricerca avanzata per studiare gli effetti del sale sulla salute sia a uso terapeutico che come strumento di prevenzione.
L'obiettivo è rifunzionalizzare l'area esaltandone l'identità, la cultura e la bellezza paesaggistica e integrando tutto questo con le ricerche a carattere scientifico che saranno sviluppate all'interno del territorio. Il bando è finanziato dal Fondo complementare al Pnrr con risorse destinate alla riqualificazione di aree industriali ormai dismesse che potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove imprese, università ed enti locali sono in un rapporto sinergico per creare nuove opportunità di crescita del territorio sia in termini di servizi innovativi che di occupazione. L'ente capofila è l'istituto tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, che attorno a sé ha voluto il Comune di Margherita di Savoia, la Atisale Spa, l'agenzia regionale del Demanio, l'Asl Bt, gli Atenei di Bari (attraverso i Dipartimenti di medicina veterinaria e di biologia) e di Foggia e altre aziende private quali Social Eco Tech, Smartgrubs (operanti nel settore della bioconversione), Plasmapps (fornitore di soluzioni basate sulla tecnologia del plasma freddo), Primiter (fornitore di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico) e Mito (consulenza e servizi informatici).
«Un grande risultato per un grande progetto che premia in primo luogo le buone prassi di collaborazione fra enti diversi e, in secondo luogo, la specificità del nostro territorio. Questo importante finanziamento, fra i più rilevanti di quelli assegnati dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, ci permetterà di potenziare e migliorare l'attività di ricerca del nostro Istituto e, in particolare, della nostra biobanca, dei laboratori di pneumologia e medicina metabolica che, anche grazie a questo finanziamento, potranno presto prendere il via. Si indagherà non solo la relazione "negativa" fra sale e tumore, ovvero l'uso del sale nella dieta come fattore di rischio, aspetto già ampiamente conosciuto e studiato, ma anche e soprattutto la relazione "positiva" fra sale e tumore, ovvero se il sale può ed in che modo essere usato per prevenire o addirittura curare il tumore. Tutto ciò significa più risorse per i ricercatori, più strumenti per i laboratori, quindi maggiore attrattività del nostro Istituto e, in definitiva, più chance di cura per i nostri pazienti oncologici» ha commentato il Direttore generale dell'istituto tumori di Bari Alessandro Delle Donne.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Bernardo Lodispoto per l'ammissione al finanziamento: «Siamo lieti di annunciare alla cittadinanza e a tutto il territorio della Bat che il progetto denominato "Ecosistema Salpi" è stato ammesso a finanziamento per un importo vicino ai 19 milioni di euro: si tratta di un risultato storico per la nostra comunità, che andrà a determinare un nuovo sviluppo del territorio non solo in termini di innovazione e sperimentazione ma soprattutto per l'occupazione producendo anche una ricaduta positiva attraverso l'indotto. Margherita di Savoia è l'unico comune della provincia ad aver partecipato alla manifestazione di interesse per la candidatura di progetti volti a creare ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno coinvolgendo università, centri di ricerca e di formazione ed il nostro è tra i progetti più qualificati. La partecipazione è stata fortemente voluta dalla nostra amministrazione comunale: rientra in un più vasto programma teso al recupero delle aree dismesse dalla Salina che già ci vede impegnati col progetto di riqualificazione del Capannone Nervi. La prospettiva è quella di fare della nostra città un attrattore culturale multifunzionale ed un centro di conoscenze e competenze tecnologiche ed imprenditoriali in materia di ricerca ed innovazione: un acceleratore sociale ed economico per l'intero territorio, capace di produrre nuove e più qualificate opportunità di lavoro, in cui far convergere ricerca, salute, innovazione e ambiente. La progettazione presentata è stata redatta dall'Ufficio tecnico comunale nella persona del responsabile Paolo Camporeale e del suo staff di supporto tecnico-amministrativo formato da Michele De Rosa, Michele Rendine e Porzia Pietrantonio, col supporto del responsabile tecnico dell'istituto tumori "Giovanni Paolo II" Giancarlo Salomone. Ringrazio per la preziosa collaborazione istituzionale la senatrice Licia Ronzulli e il senatore Dario Damiani. Avere ottenuto un finanziamento di quasi 19 milioni di euro conferma l'assoluta validità di questo progetto: anche questi sono fatti e non parole» ha dichiarato.
L'obiettivo è rifunzionalizzare l'area esaltandone l'identità, la cultura e la bellezza paesaggistica e integrando tutto questo con le ricerche a carattere scientifico che saranno sviluppate all'interno del territorio. Il bando è finanziato dal Fondo complementare al Pnrr con risorse destinate alla riqualificazione di aree industriali ormai dismesse che potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove imprese, università ed enti locali sono in un rapporto sinergico per creare nuove opportunità di crescita del territorio sia in termini di servizi innovativi che di occupazione. L'ente capofila è l'istituto tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, che attorno a sé ha voluto il Comune di Margherita di Savoia, la Atisale Spa, l'agenzia regionale del Demanio, l'Asl Bt, gli Atenei di Bari (attraverso i Dipartimenti di medicina veterinaria e di biologia) e di Foggia e altre aziende private quali Social Eco Tech, Smartgrubs (operanti nel settore della bioconversione), Plasmapps (fornitore di soluzioni basate sulla tecnologia del plasma freddo), Primiter (fornitore di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico) e Mito (consulenza e servizi informatici).
«Un grande risultato per un grande progetto che premia in primo luogo le buone prassi di collaborazione fra enti diversi e, in secondo luogo, la specificità del nostro territorio. Questo importante finanziamento, fra i più rilevanti di quelli assegnati dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, ci permetterà di potenziare e migliorare l'attività di ricerca del nostro Istituto e, in particolare, della nostra biobanca, dei laboratori di pneumologia e medicina metabolica che, anche grazie a questo finanziamento, potranno presto prendere il via. Si indagherà non solo la relazione "negativa" fra sale e tumore, ovvero l'uso del sale nella dieta come fattore di rischio, aspetto già ampiamente conosciuto e studiato, ma anche e soprattutto la relazione "positiva" fra sale e tumore, ovvero se il sale può ed in che modo essere usato per prevenire o addirittura curare il tumore. Tutto ciò significa più risorse per i ricercatori, più strumenti per i laboratori, quindi maggiore attrattività del nostro Istituto e, in definitiva, più chance di cura per i nostri pazienti oncologici» ha commentato il Direttore generale dell'istituto tumori di Bari Alessandro Delle Donne.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Bernardo Lodispoto per l'ammissione al finanziamento: «Siamo lieti di annunciare alla cittadinanza e a tutto il territorio della Bat che il progetto denominato "Ecosistema Salpi" è stato ammesso a finanziamento per un importo vicino ai 19 milioni di euro: si tratta di un risultato storico per la nostra comunità, che andrà a determinare un nuovo sviluppo del territorio non solo in termini di innovazione e sperimentazione ma soprattutto per l'occupazione producendo anche una ricaduta positiva attraverso l'indotto. Margherita di Savoia è l'unico comune della provincia ad aver partecipato alla manifestazione di interesse per la candidatura di progetti volti a creare ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno coinvolgendo università, centri di ricerca e di formazione ed il nostro è tra i progetti più qualificati. La partecipazione è stata fortemente voluta dalla nostra amministrazione comunale: rientra in un più vasto programma teso al recupero delle aree dismesse dalla Salina che già ci vede impegnati col progetto di riqualificazione del Capannone Nervi. La prospettiva è quella di fare della nostra città un attrattore culturale multifunzionale ed un centro di conoscenze e competenze tecnologiche ed imprenditoriali in materia di ricerca ed innovazione: un acceleratore sociale ed economico per l'intero territorio, capace di produrre nuove e più qualificate opportunità di lavoro, in cui far convergere ricerca, salute, innovazione e ambiente. La progettazione presentata è stata redatta dall'Ufficio tecnico comunale nella persona del responsabile Paolo Camporeale e del suo staff di supporto tecnico-amministrativo formato da Michele De Rosa, Michele Rendine e Porzia Pietrantonio, col supporto del responsabile tecnico dell'istituto tumori "Giovanni Paolo II" Giancarlo Salomone. Ringrazio per la preziosa collaborazione istituzionale la senatrice Licia Ronzulli e il senatore Dario Damiani. Avere ottenuto un finanziamento di quasi 19 milioni di euro conferma l'assoluta validità di questo progetto: anche questi sono fatti e non parole» ha dichiarato.