Cronaca
Problemi di trasporto bus sulla linea Margherita - Zapponeta
I pendolari dell'Alberghiero lamentano ritardi, corse insufficienti e scarse condizioni di viaggio
Margherita - venerdì 6 novembre 2015
12.42
Un viaggio più lungo di quanto lo sia realmente. Se un forestiero dovesse leggere ciò che affermano i ragazzi pendolari dell'Alberghiero di Margherita di Savoia, penserebbe che fra la città turistica e Zapponeta ci siano un centinaio di chilometri di distanza. In realtà le 2 cittadine pugliesi distano fra loro poco più di 18 chilometri, ma i problemi legati al trasporto pubblico sono notevoli. A finire sotto accusa questa volta è l'azienda di trasporti SITA che opera sul territorio della provincia di Foggia. Gli studenti parlano chiaro: «Ogni giorno, abitando a Zapponeta, prendiamo il pullman per andare a scuola. I problemi sono sempre gli stessi: ritardo e mezzi affollati. Tutto questo non è giusto perché paghiamo regolarmente l'abbonamento mensile». Il ragionamento non fa una piega: ragazzi che versano puntualmente un canone, hanno diritto ad avere un servizio idoneo alle loro esigenze. Chiaramente, nessuno chiede un bus di ultima generazione con impianto stereo, ma dei mezzi che riescano a coprire regolarmente la distanza fra le 2 città.
«Nei pullman - continuano i ragazzi - non sempre c'è posto per tutti e qualcuno è costretto a restare a terra e attendere un'altra corsa». Scene di vita quotidiana non più accettabili, soprattutto dopo l'aumento del costo dei biglietti. Infatti, secondo i pendolari: «Con l'aumento del tariffario pensavamo di aver diritto a un servizio migliore. Invece la logica è più costi, meno servizi. Ad alcuni di noi è anche capitato di aver perso il pullman a causa degli orari irregolari. Abbiamo provato a scrivere una lettera alla SITA, ma l'esito non è quello sperato». Andare a scuola è un loro diritto, pagare l'abbonamento è un loro dovere, ma il servizio diventata sempre più un disservizio. Gli studenti hanno chiesto aiuto anche al presidente della BAT Francesco Spina, andato in visita nel loro istituto, che ha affermato: «Comprendo le vostre esigenze. Mi metterò in contatto con la provincia di Foggia - dove ha sede la SITA - e risolveremo il problema».
«Nei pullman - continuano i ragazzi - non sempre c'è posto per tutti e qualcuno è costretto a restare a terra e attendere un'altra corsa». Scene di vita quotidiana non più accettabili, soprattutto dopo l'aumento del costo dei biglietti. Infatti, secondo i pendolari: «Con l'aumento del tariffario pensavamo di aver diritto a un servizio migliore. Invece la logica è più costi, meno servizi. Ad alcuni di noi è anche capitato di aver perso il pullman a causa degli orari irregolari. Abbiamo provato a scrivere una lettera alla SITA, ma l'esito non è quello sperato». Andare a scuola è un loro diritto, pagare l'abbonamento è un loro dovere, ma il servizio diventata sempre più un disservizio. Gli studenti hanno chiesto aiuto anche al presidente della BAT Francesco Spina, andato in visita nel loro istituto, che ha affermato: «Comprendo le vostre esigenze. Mi metterò in contatto con la provincia di Foggia - dove ha sede la SITA - e risolveremo il problema».