Presentato "19.72" il docu-film sulla vita di Pietro Mennea

Il gatto nero lanciato in camera all'alba per portare sfortuna il giorno della gara, le fughe notturne dai ritiri all'Acquacetosa per visitare Roma.
Storie e aneddoti legati alla vita prima che diventasse la freccia del sud e la presentazione ufficiale del docu-film 19.72. Una serata dedicata interamente a Pietro Mennea a Trinitapoli, tenuta presso il centro di educazione ambientale casa di ramsar, un'idea riuscita del suo compagno di staffetta nell'Avis Barletta Giuseppe Acquafredda, che ha voluto ricordare l'amico e idolo di una vita, raccontandolo con aspetti e sfaccettature inedite.
Non solo Giuseppe Acquafredda, ma anche il primo allenatore di Mennea Francesco Mascolo, allenatore di entrambi ai tempi dell'Avis Barletta, che ha spiegato come certe voci sul conto del grande Pietro, sul suo carattere introverso non corrispondessero a verità.
La serata patrocinata dall'amministrazione comunale di Trinitapoli, presente il vicesindaco Andrea Minervino, ha visto la presenza anche del delegato Coni Bat Isidoro Alvisi. A concludere la manifestazione la proiezione del docu-film 19.72, a presentarlo il regista Sergio Basso che ha raccontato i giorni delle riprese in Puglia, dove Mennea ha aperto i propri archivi e spiegato il suo rapporto con il territorio.