Territorio
Pescatori di Puglia in rivolta contro l'Europa
«Le pescherie da giorni senza pesce italiano»
Margherita - martedì 8 ottobre 2019
15.36
Le marinerie pugliesi sono in rivolta contro le leggi emenate dall'Unione Europera che, a loro dire, hanno messo in ginocchio tutto il compartimento pesca. Fra queste la misura delle maglie delle reti da pesca troppo grandi per la misura piccola dei pesci del mare Adriatico. Sul piede di guerra soprattutto i più giovani che vedono così sfumare il futuro proprio e delle proprie famiglie.
L'Assemblea permanente delle Marinerie Pugliesi così denuncia:
«Siamo migliaia di pescatori della Puglia da giovedì 26 settembre abbiamo smesso di pescare in protesta contro i regolamenti comunitari che di fatto impediscono l'attività di pesca, con vari limiti insensati, fra cui la dimensione ridotta della maglia. Le dimensioni dei nostri pesci adulti sono di molto inferiori a quelle imposte dai limite dall'Unione Europea. I totani, merluzzi, moscardini, gamberi e altre delizie che vengono pescate con lo strascico non ci sarebbero nei piatti di tutta Italia se si seguissero alla lettera le normative europee.
Nelle ultime settimane i controlli europei si sono intensificati e le multe salatissime stanno piovendo a raffica su di noi. C'è anche chi si è ritrovato a pagare 20mila euro di multa. Un intero anno di lavoro in fumo per colpa di regole che chiediamo vengano ridiscusse integralmente dal Governo Italiano A Bruxelles. Abbiamo fermato le barche perché lavorare in questo modo non è più possibile. Da giorni nelle pescherie il pescato italiano scarseggia ma non è servito a nulla, perciò abbiamo deciso di scendere in piazza.
Chiediamo:
Al ministro Bellanova: un incontro urgente affinché si faccia portavoce di una revisione integrale dei regolamenti europei. Fino alla revisione chiediamo un sostegno al reddito delle nostre famiglie, visto che in pratica è diventato impossibile pescare.
A tutte le forze politiche: che ascoltino le nostre ragioni e si attivino nei Parlamenti italiano ed europeo per modificare questa legislazione assurda.
Non lasceremo la strada fino a quando non avremo ottenuto giustizia per il nostro lavoro.
Fra noi ci sono tantissimi giovani sotto i 30 anni. Non vogliamo che l'ottusità di queste leggi costringa anche loro a lasciare il Sud".
Assemblea permanente delle Marinerie Pugliesi.
L'Assemblea permanente delle Marinerie Pugliesi così denuncia:
«Siamo migliaia di pescatori della Puglia da giovedì 26 settembre abbiamo smesso di pescare in protesta contro i regolamenti comunitari che di fatto impediscono l'attività di pesca, con vari limiti insensati, fra cui la dimensione ridotta della maglia. Le dimensioni dei nostri pesci adulti sono di molto inferiori a quelle imposte dai limite dall'Unione Europea. I totani, merluzzi, moscardini, gamberi e altre delizie che vengono pescate con lo strascico non ci sarebbero nei piatti di tutta Italia se si seguissero alla lettera le normative europee.
Nelle ultime settimane i controlli europei si sono intensificati e le multe salatissime stanno piovendo a raffica su di noi. C'è anche chi si è ritrovato a pagare 20mila euro di multa. Un intero anno di lavoro in fumo per colpa di regole che chiediamo vengano ridiscusse integralmente dal Governo Italiano A Bruxelles. Abbiamo fermato le barche perché lavorare in questo modo non è più possibile. Da giorni nelle pescherie il pescato italiano scarseggia ma non è servito a nulla, perciò abbiamo deciso di scendere in piazza.
Chiediamo:
Al ministro Bellanova: un incontro urgente affinché si faccia portavoce di una revisione integrale dei regolamenti europei. Fino alla revisione chiediamo un sostegno al reddito delle nostre famiglie, visto che in pratica è diventato impossibile pescare.
A tutte le forze politiche: che ascoltino le nostre ragioni e si attivino nei Parlamenti italiano ed europeo per modificare questa legislazione assurda.
Non lasceremo la strada fino a quando non avremo ottenuto giustizia per il nostro lavoro.
Fra noi ci sono tantissimi giovani sotto i 30 anni. Non vogliamo che l'ottusità di queste leggi costringa anche loro a lasciare il Sud".
Assemblea permanente delle Marinerie Pugliesi.