Politica
Pericolo allagamenti, Lamonaca: «Al lavoro su di un problema ereditato»
L'Assessore all'Urbanistica replica alle preoccupazioni dei commercianti
Margherita - lunedì 12 ottobre 2015
15.27
«Siamo a lavoro per risolvere il problema». A dirlo è l'assessore all'urbanistica Leonardo Lamonaca dopo l'ennesima allerta meteo che ha allarmato i commercianti. Gli spettri della notte fra il 17 e il 18 ottobre 2009, quando l'acqua raggiunse quasi 1 metro d'altezza lungo corso Vittorio Emanuele, sono dietro l'angolo. Ma l'assessore tranquillizza la popolazione, dicendo che «con l'adeguamento dell'impianto di sollevamento - pompe che permettono lo scarico dell'acqua piovana in un vascone -, ogni pericolo verrà scongiurato. La città possiede 3 punti critici che formano delle conche, in corrispondenza del Bar Fiamma, della chiesa del Santissimo Salvatore e della Guardia Costiera. Oltre all'ottimo lavoro fatto con la fogna bianca, il Comune ha stanziato una cifra considerevole per la manutenzione dell'impianto». La problematica, secondo l'assessore, «affonda le radici nel passato. Precisamente negli anni '90, quando è stato costruito l'impianto. Se si fosse intervenuti prima, si sarebbero risparmiati molti danni causati dalla pioggia. Adesso abbiamo ancora un impianto obsoleto alimentato a nafta».
Qualche nota tecnica è stata spiegata dal responsabile della manutenzione Riccardo Garbetta: «Non più tardi di un mese e mezzo fa, abbiamo fatto richiesta all'Enel di aumentare il voltaggio del gruppo elettrogeno da 16,5 chilowatt a 100 chilowatt, così da utilizzare la nafta per azionare le pompe solo in caso di assenza dell'elettricità. Abbiamo trovato solo 1 delle 3 pompe funzionanti. Appena arriverà la pompa mandata in assistenza, mandarle entrambe sarebbe stato inutile per le esigenze della città, le faremo funzionare in maniera alternata, così da garantire un servizio efficiente. È stata fatta una linea diretta fra le pompe di sollevamento e quelle di aggottaggio, in modo da tenere la vasca di residuo libera». Questo «intervento è molto importante - continua Lamonaca - specialmente se si considera che per scaricare l'acqua direttamente in mare è necessario un permesso della provincia BAT, che non arriva perché l'acqua inquinerebbe il mare per 2 volte di seguito Bandiera Blu. Per riutilizzare quest'acqua è stata fatta richiesta all'Acquedotto Pugliese, tramite la regione Puglia, di attivazione di un impianto di raffinazione delle acque posto accanto al depuratore ma mai utilizzato. In questo modo l'acqua verrà raffinata e confluirà nell'impianto d'irrigazione dei campi».
Qualche nota tecnica è stata spiegata dal responsabile della manutenzione Riccardo Garbetta: «Non più tardi di un mese e mezzo fa, abbiamo fatto richiesta all'Enel di aumentare il voltaggio del gruppo elettrogeno da 16,5 chilowatt a 100 chilowatt, così da utilizzare la nafta per azionare le pompe solo in caso di assenza dell'elettricità. Abbiamo trovato solo 1 delle 3 pompe funzionanti. Appena arriverà la pompa mandata in assistenza, mandarle entrambe sarebbe stato inutile per le esigenze della città, le faremo funzionare in maniera alternata, così da garantire un servizio efficiente. È stata fatta una linea diretta fra le pompe di sollevamento e quelle di aggottaggio, in modo da tenere la vasca di residuo libera». Questo «intervento è molto importante - continua Lamonaca - specialmente se si considera che per scaricare l'acqua direttamente in mare è necessario un permesso della provincia BAT, che non arriva perché l'acqua inquinerebbe il mare per 2 volte di seguito Bandiera Blu. Per riutilizzare quest'acqua è stata fatta richiesta all'Acquedotto Pugliese, tramite la regione Puglia, di attivazione di un impianto di raffinazione delle acque posto accanto al depuratore ma mai utilizzato. In questo modo l'acqua verrà raffinata e confluirà nell'impianto d'irrigazione dei campi».