Politica
Oltre un milione di debiti e carte scomparse dagli uffici con denuncia
Parla il Sindaco di Margherita Paolo Marrano: «Io pulitore di debiti e non amministratore»
Margherita - giovedì 19 novembre 2015
10.28
Un'amministrazione che non può amministrare. Questa è la prima conseguenza della situazione debitoria che sta vivendo il Comune di Margherita di Savoia. A dirlo è direttamente il sindaco Paolo Marrano: «Sto facendo il pulitore di debiti che non vuol dire amministrare una città. Essere amministratore vuol dire: programmare, regolare. Non mi è concesso meache di intercettare dei fondi perché non ci sono i soldi per pagare una figura professionale che faccia un progetto. Abbiamo ancora oltre 1 milione di debiti. Come sindaco sono sottoposto alla gogna da parte della Corte dei Conti che non mi da' respiro. Ciò che ferisce di più è il mancato provvedimento da parte della Corte nei confronti di chi ha contratto questi debiti».
Una situazione debitoria ereditata dal passato di cui adesso la Corte dei Conti chiede soluzione all'attuale amministrazione. «Dal 2011 - continua il primo cittadino - era nota la vicenda del nostro Comune. La lettera della Corte è arrivata a noi come amministrazione dopo il periodo di commissariamento in cui sono stati contratti altri debiti. Io non voglio attribuire colpe a nessuno del passato, ma voglio solo dire che c'erano sin dal 2011 i presupposti per un dissesto finanziario. Se non si pongono in essere azioni importanti volte a creare posti di lavoro, Margherita di Savoia non potrà mai rivivere. Si va avanti finché si può. A gennaio con la relazione della Corte dei Conti vedremo cosa accadrà. Ho denunciato ai Carabinieri lo smarrimento di documenti importanti, riguardanti anche assunzioni pagate con fondi del Comune. L'Ente ha evitato il baratro del dissesto finanziario, ma i debiti spuntano come funghi. Se la classe politica continuerà ad essere divisa, la città non decollerà mai».
Una situazione debitoria ereditata dal passato di cui adesso la Corte dei Conti chiede soluzione all'attuale amministrazione. «Dal 2011 - continua il primo cittadino - era nota la vicenda del nostro Comune. La lettera della Corte è arrivata a noi come amministrazione dopo il periodo di commissariamento in cui sono stati contratti altri debiti. Io non voglio attribuire colpe a nessuno del passato, ma voglio solo dire che c'erano sin dal 2011 i presupposti per un dissesto finanziario. Se non si pongono in essere azioni importanti volte a creare posti di lavoro, Margherita di Savoia non potrà mai rivivere. Si va avanti finché si può. A gennaio con la relazione della Corte dei Conti vedremo cosa accadrà. Ho denunciato ai Carabinieri lo smarrimento di documenti importanti, riguardanti anche assunzioni pagate con fondi del Comune. L'Ente ha evitato il baratro del dissesto finanziario, ma i debiti spuntano come funghi. Se la classe politica continuerà ad essere divisa, la città non decollerà mai».