Eventi e cultura
Oltre 600 giovanissimi al Meeting promosso dalla Diocesi
Giornata di festa, condivisione e testimonianza: presenti anche le parrocchie di Margherita di Savoia
Margherita - domenica 19 marzo 2017
Comunicato Stampa
614 partecipanti, 40 parrocchie, 7 città, 3 testimoni, un'unica grande festa. Si può sintetizzare con questi numeri il Meeting dei Giovanissimi 2017, dal titolo significativo "Quando tutto crolla… cosa resta?", vissuto domenica 12 marzo nella cornice del Santuario della Madonna di Fatima a Trani. Dalle parrocchie di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli hanno partecipato in 150 tra giovanissimi e animatori.
Cuore della giornata di incontro, confronto, formazione e divertimento è stata la testimonianza di don Paolo Sabatini, Giorgio e Roberta: un prete e una coppia che hanno vissuto direttamente il dramma del terremoto nel Centro Italia. «Quando tutto crolla, resta lo spirito di comunità. Non di tutti, certo. Molti sono rimasti fuori, a puntare il dito, a dire "Non spetta a te". Ma un prete che deve fare?» - è stata la provocazione lanciata da don Paolo, incaricato del servizio per la pastorale giovanile per la diocesi di Ascoli che quotidianamente accoglie le persone colpite dal terremoto - «Oltre alle fondamenta, una casa ha bisogno di colonne solide per non crollare. E i ragazzi della mia diocesi hanno corso, tra le loro colonne c'era sicuramente quella del servizio. Ci siamo messi a disposizione, come abbiamo potuto. Tra le macerie del sisma, ho visto i miracoli, ho capito ancora di più che Dio è provvidente e, sembrerà strano, imparato a sognare».
Anche Giorgio, vigile del fuoco, e Roberta, volontaria, hanno raccontato la loro esperienza del terremoto, tra le persone. «L'essenziale - ha detto Roberta - è visibilissimo agli occhi. Ce l'abbiamo davanti alla faccia ogni giorno. Quando tutto crolla, resta l'essenziale. E, credetemi, non è poco». «In quei giorni - ha continuato Giorgio, raccontando il salvataggio di una bambina ad Arquata del Tronto - le colonne che ci hanno sostenuto erano la speranza e la fiducia. Dio c'era».
Animazione grazie alle suore Francescane Alcantarine, laboratori tematici al pomeriggio e la Messa celebrata dall'arcivescovo Pichierri gli altri momenti che hanno segnato il Meeting dei giovanissimi delle città di Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia.
«Quanta gioia nel cuore al termine di questa giornata! Il meeting mi ha lasciato con una certezza: non si può vivere senza sperimentare questa gioia, questo senso di pienezza che solo l'Amore di Dio ci dà. Ecco l'Essenziale!» - queste le parole di don Claudio Maino, responsabile della Pastorale Giovanile diocesana - «Il meeting è stato un viaggio... dalle emozioni e sensazioni del crollo, un Amore di Dio che può farsi presente anche solo in un panino (come ha raccontato don Paolo), all'Essenziale dai cui ricostruire. E, come ci ha esortati il nostro Arcivescovo, si ricostruisce a partire dall'amore reciproco, dalla comunione e dai rapporti che, anche grazie al Meeting, i ragazzi intrecciano tra loro». E continua: «Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questo Meeting 2017 in modo particolare tutti i referenti cittadini di Pastorale Giovanile e i ragazzi dell'Equipe Diocesana per il servizio (serrato) e pieno d'amore per tutti i giovanissimi della nostra Arcidiocesi».
Cuore della giornata di incontro, confronto, formazione e divertimento è stata la testimonianza di don Paolo Sabatini, Giorgio e Roberta: un prete e una coppia che hanno vissuto direttamente il dramma del terremoto nel Centro Italia. «Quando tutto crolla, resta lo spirito di comunità. Non di tutti, certo. Molti sono rimasti fuori, a puntare il dito, a dire "Non spetta a te". Ma un prete che deve fare?» - è stata la provocazione lanciata da don Paolo, incaricato del servizio per la pastorale giovanile per la diocesi di Ascoli che quotidianamente accoglie le persone colpite dal terremoto - «Oltre alle fondamenta, una casa ha bisogno di colonne solide per non crollare. E i ragazzi della mia diocesi hanno corso, tra le loro colonne c'era sicuramente quella del servizio. Ci siamo messi a disposizione, come abbiamo potuto. Tra le macerie del sisma, ho visto i miracoli, ho capito ancora di più che Dio è provvidente e, sembrerà strano, imparato a sognare».
Anche Giorgio, vigile del fuoco, e Roberta, volontaria, hanno raccontato la loro esperienza del terremoto, tra le persone. «L'essenziale - ha detto Roberta - è visibilissimo agli occhi. Ce l'abbiamo davanti alla faccia ogni giorno. Quando tutto crolla, resta l'essenziale. E, credetemi, non è poco». «In quei giorni - ha continuato Giorgio, raccontando il salvataggio di una bambina ad Arquata del Tronto - le colonne che ci hanno sostenuto erano la speranza e la fiducia. Dio c'era».
Animazione grazie alle suore Francescane Alcantarine, laboratori tematici al pomeriggio e la Messa celebrata dall'arcivescovo Pichierri gli altri momenti che hanno segnato il Meeting dei giovanissimi delle città di Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia.
«Quanta gioia nel cuore al termine di questa giornata! Il meeting mi ha lasciato con una certezza: non si può vivere senza sperimentare questa gioia, questo senso di pienezza che solo l'Amore di Dio ci dà. Ecco l'Essenziale!» - queste le parole di don Claudio Maino, responsabile della Pastorale Giovanile diocesana - «Il meeting è stato un viaggio... dalle emozioni e sensazioni del crollo, un Amore di Dio che può farsi presente anche solo in un panino (come ha raccontato don Paolo), all'Essenziale dai cui ricostruire. E, come ci ha esortati il nostro Arcivescovo, si ricostruisce a partire dall'amore reciproco, dalla comunione e dai rapporti che, anche grazie al Meeting, i ragazzi intrecciano tra loro». E continua: «Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questo Meeting 2017 in modo particolare tutti i referenti cittadini di Pastorale Giovanile e i ragazzi dell'Equipe Diocesana per il servizio (serrato) e pieno d'amore per tutti i giovanissimi della nostra Arcidiocesi».