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Territorio

«Non è solo colpa dei cittadini»

Il movimento Rifiuti Zero risponde all'assessore Lamonaca

Non è solo colpa dei cittadini. Così l'Osservatorio Rifiuti Zero di Marherita di Savoia risponde alle dichiarazioni dell'assessore all'ambiente Leonardo, che parlano di «sforzi profusi dall'Amministrazione comunale per cercare di educare i cittadini alla raccolta differenziata». Evidentemente, secondo un comunicato dell'Osservatorio, questi sforzi sono poco chiari. «A cosa si allude? Interventi sanzionatori? Non ne risultano molti, dopo aver ufficialmente consultato il comando di polizia municipale. Campagne di sensibilizzazione? Oltre la conferenza che abbiamo tenuto lo scorso 18 maggio non se ne sono registrate altre. Modalità di agevolazioni economiche per i cittadini che meglio differenziano? Nonostante la nostra proposta di tariffazione puntuale, ad oggi ancora non se ne parla. Eppure tecnicamente dovrebbe essere proprio l'Ente Comune a pianificarla. Il calo di percentuale nella differenziazione dei rifiuti è dovuto poi, oltre allo scarso coinvolgimento dei cittadini nello svolgimento delle buone pratiche, ai soliti problemi annosi e da tempo noti: con l'approssimarsi della stagione estiva, il fenomeno degli abbandoni cresce inevitabilmente perché il servizio continua ad essere pensato e strutturato su un numero di utenze minori rispetto a quelle reali; inoltre qualsiasi turista giunga in paese appare abbandonato a se stesso, in balia di un'informazione concretizzatasi solo in pochi manifesti attaccati ai muri e in qualche volantino distribuito qua e la. Manca un progetto d'insieme e a lungo raggio, un progetto che, soprattutto, coinvolga la cittadinanza. Se non si crea sinergia tra istituzioni e soggetti presenti sul territorio, questa visione di insieme, rimarrà utopica, poiché solo con il coinvolgimento dal basso della comunità e con una condivisione di intenti, si possono ipotizzare politiche virtuose di larga presa. Come Osservatorio, in fondo, abbiamo indicato proprio questo percorso negli incontri avuti con l'amministrazione e, nelle ultime settimane, si è tentato di dare una piccola spinta in questa direzione». Dichiarazione che si basano su questioni reali, perché visti «i problemi della stagione estiva, che sono molti e particolari, come Osservatorio si è deciso di incontrare una rappresentanza dell'ASBA, associazione stabilimenti balneari, al fine di comprendere le reali esigenze degli stabilimenti balneari. Da questo incontro con i gestori degli stabilimenti balneari, sono emerse alcune osservazioni: i rifiuti di alcune abitazioni vengono conferiti nei bidoni degli stabilimenti come indifferenziato; non sempre gli orari di raccolta sono pienamente rispettati; non c'è una vera e propria puntuale distribuzione di materiale informativo nei lidi periferici; non sempre è effettuato il lavaggio dei bidoni; accade che i rifiuti dell'utenza di locali prospicenti gli stabilimenti non siano ripuliti per tempo (e che quindi a tale pulizia gli stabilimenti debbano provvedere autonomamente); accade, ancora, che si accumulino cartoni fuori dallo stabilimento che vengono poi ammucchiati in prossimità della strada, in modo piuttosto antiestetico; ogni quindicina del mese, infine, si crea il problema dei turisti che fittano gli appartamenti e che lasciano in quel giorno ogni tipologia di rifiuti, poiché andando via, non hanno a preoccuparsi più di tanto circa il luogo in cui destinarli». Sono state pensate alcune soluzioni: «stabilire dei punti (isole ecologiche semovibili) dove i turisti possano conferire in ogni momento le varie categorie di rifiuto. Per quanto concerne la campagna informativa, se ne dovrebbe pensare una che abbracci tutti gli stabilimenti di modo da dare un senso forte di unità e comunità. In questo senso sarebbe utile tenere conferenze all'interno degli stabilimenti stessi in orari nei quali poter informare i turisti (ma anche i cittadini). Tutti gli stabilimenti, poi potrebbero essere dotati di locandine informative e volantini da distribuire all'utenza. Si potrebbero inoltre organizzare laboratori per riciclo e riuso per i bambini all'interno degli stabilimenti stessi in orari pomeridiani. Se si vuole davvero una collaborazione, dunque, l'amministrazione ha il dovere di impegnarsi maggiormente nell'ascolto e, coerentemente, di provare a coinvolgere nelle possibili soluzioni all'attuale problema dei rifiuti i diretti interessati: i cittadini e le loro rappresentanze di cui l'Osservatorio ne è emanazione».
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