Cronaca
Niente Barsa, la Sia resta fino al 31 ottobre poi si vedrà
Due ordinanze in 14 giorni e la confusione aumenta
Margherita - mercoledì 6 luglio 2016
8.42
Due ordinanze sindacali firmate a pochi giorni di distanza per tornare al punto di partenza. Il provvedimento tampone annunciato dal sindaco Paolo Marrano non avrebbe potuto funzionare, affermano dal comune, a causa del poco tempo a disposizione per pattuire un accordo e quindi la Barsa resta a Barletta e la Sia a Margarita di Savoia. Se questi impedimenti potessero essere considerati sin dall'inizio è solo una deduzione logica e non un certezza. Di certo c'è che il 21 giugno il sindaco firma un'ordinanza con la quale stipula con la municipalizzata barlettana un accordo di 2 anni per la raccolta dei rofouto solidi (dal 15 luglio 2016 al 14 gennaio 2017) e il 5 luglio ne firma un'altra in cui proroga il servizio di nettezza urbana della Sia fino al prossimo 31 ottobre strattapando sostanzialmente le lettere di licenziamento ricevute dagli operai.
Il comune, lo ricordiamo, non può stipulare nessun tipo di contratto per la gestione dei rifiuti, perché è ancora valido il contratto stipulato nel 2011 con Ecologica Pugliese che ha dato avvio alla raccolta differenziata in città. Infatti, la Sia in questo periodo ha lavorato sulle base di un accordo sottoscritto da un'ordinanza sindacale come stava accadendo con la Barsa. I cittadini vogliono chiaramenti e una delle domande riguarda proprio l'aumento del costo del servizio, causa principale che ha spinto l'ente a voler lasciare la Sia.
Il comune, lo ricordiamo, non può stipulare nessun tipo di contratto per la gestione dei rifiuti, perché è ancora valido il contratto stipulato nel 2011 con Ecologica Pugliese che ha dato avvio alla raccolta differenziata in città. Infatti, la Sia in questo periodo ha lavorato sulle base di un accordo sottoscritto da un'ordinanza sindacale come stava accadendo con la Barsa. I cittadini vogliono chiaramenti e una delle domande riguarda proprio l'aumento del costo del servizio, causa principale che ha spinto l'ente a voler lasciare la Sia.