Attualità
Nicolò Bisceglie, bagnino a Margherita di Savoia: “Non è un lavoro per tutti”
L’assistente bagnanti, originario della cittadina delle Saline, commenta il grave episodio accaduto in mare
Margherita - giovedì 25 luglio 2024
10.07
Perdere la vita in mare mentre si cerca il divertimento fra le onde sembra alquanto ingiusto, soprattutto quando accade a una persona giovane, come il sedicenne che l'altro giorno è stato trascinato dalla forte corrente e non è riuscito a tornare a riva come gli altri suoi coetanei con i quali stava facendo il bagno.
Ma il mare ha un codice con delle regole precise e chiunque lo frequenti assiduamente ne è consapevole.
All'indomani della tragedia accaduta sulla spiaggia di Margherita di Savoia, abbiamo chiesto ad un assistente bagnanti in servizio sul litorale di esporci il suo punto di vista in base all'esperienza accumulata nel corso degli anni.
"Faccio servizio sulla spiaggia da circa 15 anni, sono spiaggista e assistente bagnanti. Inoltre sono anche operatore BLSD/ P-BLSD. Ho conseguito questo attestato perché ho sempre avuto l'istinto naturale di aiutare chi si trova in difficoltà", esordisce così Nicolò Bisceglie, 35enne di Margherita di Savoia.
C'è tanta richiesta di bagnini da parte degli stabilimenti di tutta Italia, ma a quanto pare sempre meno giovani sono interessati a praticare questa professione. Secondo te quali sono le motivazioni?
"Il lavoro del bagnino richiede tanto sacrificio e parecchia disciplina, non è per tutti. Io personalmente lo svolgo da circa 15 anni, ogni estate, e la mia è una motivazione personale e sentimentale: mi piace avere una connessione più profonda con il mio paese ed il mare, che amo tantissimo".
A proposito della tragedia accaduta l'altro giorno in mare, anche a te l'anno scorso è capitato di soccorrere un uomo colto da malore in acqua. Come hai gestito la situazione?
"Sì, la scorsa estate ho messo in sicurezza un uomo che aveva perso conoscenza ma si trovava in acque basse, per fortuna è stato evitato il peggio".
In base alla tua esperienza, come si potrebbero evitare tragedie come quella dell'altro giorno, in cui ha perso la vita un giovane e altri hanno rischiato di morire come lui?
"Molte volte tragedie come questa possono essere scongiurate da una sana prevenzione, purtroppo altre volte invece capitano come fulmini a ciel sereno, e anche l'intervento di un esperto e tempestivo soccorritore può risultare vano".
Cosa ti senti di dire ai tanti giovani che a volte "sfidano" il mare quando è grosso o c'è corrente?
"Sono addolorato per la morte del giovane, forse poteva salvarsi se fosse stato più prudente. A tal proposito mi sento di dire ai giovani che in un mare agitato vedono tanto divertimento, di non sfidare la natura e di essere sempre prudenti. La vita è per tutti un dono prezioso e come tale va preservato. Restate sempre in acque sicure e fate il bagno in condizioni fisiche idonee, tenendo sempre a mente le linee guida per la sicurezza".
A Margherita di Savoia il sistema di salvamento è tra i migliori ed organizzati in Italia. Dalla tua esperienza confermi questo dato?
"Assolutamente sì. In tanti anni di servizio ho visto e conosciuto tanti ragazzi validi con voglia di lavorare e imparare. Possono quindi confermare che, quantomeno a Margherita di Savoia, la sicurezza balneare è eccellente".