Quando Pietro Mennea venne premiato con la "Margherita d'Oro"

In quell'estate del 1973, Pietro Mennea era il giovanissimo velocista orgoglio di tutta l'atletica leggera italiana: aveva da poco ventun anni ma già famoso campione per il bronzo olimpico dell'anno prima a Monaco e dunque come tale, barlettano e pugliese, ben meritevole di essere premiato con la Margherita d'Oro per lo sport al fianco di altre personalità nei vari campi del riconoscimento ".

Così il racconto del giornalista Nino Vinella nelle cronache d'archivio da "La Gazzetta del Mezzogiorno" dopo l'annuncio del ritorno, dopo anni di assenza dal panorama nazionale, dell'importante manifestazione fortemente voluta e sostenuta dall'amministrazione del sindaco Lodispoto.

L'articolo che informava i Lettori sull'edizione 1973 nello stile Anni Settanta, fotografia inclusa, è la testimonianza giornalistica di quanto la "Margherita d'Oro" abbia profeticamente e praticamente rappresentato per la città delle Saline un preciso punto di riferimento nella crescita e nello sviluppo della comunità cittadina alla pari del Territorio destinato, già da allora, a divenire Provincia.

Rileggiamo il servizio firmato dall'inviato speciale Luca Colella (Redazione di Foggia) e pubblicato in edizione nazionale leggibile dovunque "La Gazzetta del Mezzogiorno" fosse diffusa in tutta Italia.

"Una piacevole serata di fine estate, un verdissimo giardino a due passi dalle Terme (il dancing Cral) illuminato con autentico buon gusto, ospiti giunti da tutta la regione e signore elegantissime (per ognuna di loro una « margherita» offerta da belle ragazze all'ingresso), sottofondo musicale per le magiche mani del «campione» della fisarmonica Peppino Principe (cui è stata offerta una margheritina di oro): questa la sobria, gentile atmosfera che ha caratterizzato l'annunciata cerimonia della consegna delle cinque «margherite d'oro 1973».

Hanno fatto gli onori di casa il sindaco di Margherita avv. Barra ed il presidente dell'Azienda di cura, soggiorno e turismo avv. Di Lecce. Nel saluto rivolto agli invitati, essi hanno inteso sottolineare, ognuno per la propria responsabilità, il cammino della cittadina adriatica verso migliori successi e la nobile tradizione cui è ormai legato questo appuntamento di agosto per premiare personaggi affermati di Puglia.

Hanno porto il saluto a nome dell'Assemblea regionale il vice presidente dr. Augelli, per la Giunta regionale il vice presidente dr. Grosso e per l'Amministrazione provinciale di Foggia il dr. Galasso, che, in particolare, ha auspicato un ritorno del mondo culturale ai valori classici e umanistici.

Particolarmente sentito il momento della consegna delle «margherite d'oro».

Sono chiamati nell'ordine al tavolo della giuria (mentre i fotografi fanno lampeggiare i flash), dopo che l'avv. Di Lecce legge le motivazioni, la collega Elsa Rossini (elegantissima nel suo smoking in velluto nero), Vittore Fiore (la parola « vate » — dice scherzosamente — per lui è troppo grossa), il prof. Mario Sansone (un tantino emozionato e timido, quasi dovesse sostenere un difficile esame, lui abituato a stare dall'altra parte della cattedra), Pietro Mennea (l'uomo-farfalla ha lo stesso sorriso di quando sale sul podio per i record della velocità), il prof. Vincenzo Bonomo (per i margheritani è un buon papa, gli avevano già conferito la cittadinanza onoraria).

Per l'edizione '73 delle margherite d'oro c'è anche un simpatico codicillo: la consegna dei premi ai partecipanti al concorso di «poesia e folklore nei dialetti dauni» e l'assegnazione della targa d'oro «salinis '73 » al poeta foggiano Raffaele Lepore, che ha anche letta la sua lirica « U viche d'a chiazzètte».

Per tutti lo scelto e folto pubblico presente riserva prolungati applausi, vola anche qualche evviva.

A mettere una nota d'allegria e — perché no? — ancora un po' di bellezza in più a questa festa nostrana, ci pensano il presentatore Gianni Roman ed il «patron» dei concorsi femminili Enzo Mingliani, che chiamano sulla pedana per una estemporanea sfilata Miss Cinema Italia, Monica Santorsola, Miss Puglia, Toma Ruta, Lady Italia '70, Carla Vìrgintino e Miss Siponto, Pia Mendqlìcchio, alla quale viene comunicato che sarà chiamata a partecipare in rappresentanza della Puglia al concorso per «un volto per il cinema europeo ».

È mezzanotte, l'atmosfera si rallegra, Peppino Principe si esibisce prima nel suo famosissimo «calabrone» e delizia poi l'ambiente con motivi di successo. Le coppie prendono a ballare, scoppia qualche bottiglia di champagne, si brinda alle «margherite d'oro» '73.

Ci si da appuntamento per l'estate '74, quando sarà ancora festa, qui, nella città delle saline, per la consegna di questo distintivo d'onore ad altri figli del nostro Sud che vanno percorrendo le strade del successo.

Qui, dove c'è «sale, sole, spiaggia», le tre «esse» che simboleggiano la vita — come ha detto il sindaco Barra — e per cui il popolo della perla dell'Adriatico trova l'ingegno per affermarsi, la forza per andare avanti, facendo del mare la miniera perla sua quotidiana fatica.

Sono venuti a porgere il saluto a nome della città capoluogo il sindaco di Foggia comm. Graziani accompagnato dal suo capo di Gabinetto rag. Grassi. Hanno inviato messaggi di partecipazione il sottosegretario alla P.I. on. Dell'Andro, l'on. Lai orgia, gli assessori regionali Monlredi, Ciuffreda e Palma, il prefetto di Foggia dr. Contarina, l'avv.. Sette, l'avv. Ungaro, il dr. Leuzzi e molte altre personalità del mondo della cultura, dell'arte e della vita operativa. Oltre a Raffaele Lepore, sono stati premiati per la poesia dialettale Giuseppe Paranzino, Pasquale Di Bari, Antonio Liguori, Mimi Tavam, Osvaldo Anzivino, Ignazio Piazzolla, Gaetano Delli Santi, Franco Damiani, Sebastiano Rendina, Salvatore Ippolito, Nicola Schiavone, Francesco Chiaravalle, Michele Cocomazzi, Alessandro Cristiano, Salvatore Russo, Nicola Cristini e Salvatore Lamonaca".