Cronaca
Morto per miocardite e non per annegamento il bimbo canosino a Margherita di Savoia
L’episodio è accaduto il 5 luglio dello scorso anno: gli esiti dell’autopsia hanno fatto luce sulla morte improvvisa
Margherita - giovedì 4 aprile 2024
15.48
È stata una miocardite acuta a stroncare la giovane vita di un bambino di sei anni, di Canosa di Puglia, che è morto improvvisamente sulla spiaggia di Margherita di Savoia la mattina del 5 luglio dello scorso anno.
Il piccolo stava partecipando ad un campo estivo in uno stabilimento balneare ed era sul bagnasciuga con un amichetto, con i piedi immersi in acqua di pochi centimetri, quando si è accasciato perdendo i sensi. Immediati gli interventi del bagnino e del personale del 118, ma purtroppo per il bambino non c'è stato nulla da fare.
Da quanto è emerso in seguito agli accertamenti eseguiti dal Prof. Luigi Cipolloni, direttore dell'Istituto di Medicina di Foggia, incaricato di fare luce sulle cause della morte del piccolo, si escluderebbe del tutto l'ipotesi di annegamento. Ad avvalorare ciò anche la circostanza che all'interno dello stomaco del piccolo non è stata ritrovata acqua.
L'evento letale - secondo Cipolloni - sarebbe quindi compatibile con una morte cardiaca improvvisa, che non poteva quindi essere prevista.
In seguito al decesso, furono iscritte sette persone nel registro degli indagati, tra cui il bagnino dello stabilimento e alcune mamme che avevano accompagnato i bambini sulla spiaggia. Per loro è prevista l'archiviazione.
Il piccolo stava partecipando ad un campo estivo in uno stabilimento balneare ed era sul bagnasciuga con un amichetto, con i piedi immersi in acqua di pochi centimetri, quando si è accasciato perdendo i sensi. Immediati gli interventi del bagnino e del personale del 118, ma purtroppo per il bambino non c'è stato nulla da fare.
Da quanto è emerso in seguito agli accertamenti eseguiti dal Prof. Luigi Cipolloni, direttore dell'Istituto di Medicina di Foggia, incaricato di fare luce sulle cause della morte del piccolo, si escluderebbe del tutto l'ipotesi di annegamento. Ad avvalorare ciò anche la circostanza che all'interno dello stomaco del piccolo non è stata ritrovata acqua.
L'evento letale - secondo Cipolloni - sarebbe quindi compatibile con una morte cardiaca improvvisa, che non poteva quindi essere prevista.
In seguito al decesso, furono iscritte sette persone nel registro degli indagati, tra cui il bagnino dello stabilimento e alcune mamme che avevano accompagnato i bambini sulla spiaggia. Per loro è prevista l'archiviazione.