Cronaca
Morso da malmignatta, Locatelli: "Corsa contro il tempo"
Dichiarazioni del direttore Centro nazionale Antiveleni
Margherita - domenica 14 luglio 2019
19.00
"La diagnostica da puntura di vedova nera è molto difficile, se non si interviene rapidamente possono verificarsi complicazioni serie con conseguenze molto gravi che possono portare anche alla morte". A esprimersi è Carlo Locatelli, direttore del Centro nazionale Antiveleni 'Maugeri' di Pavia. È proprio da qui che ieri è partito il siero anti vedova nera che ha salvato la vita di un contadino di 60 anni di Margherita di Savoia ricoverato al reparto di rianimazione dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta in seguito al morso alla gamba di una malmignatta mentre lavorava negli arenili di zona Aloisa alla periferia di Margherita.
"In Italia - ha continuato il direttore - casi di questo tipo possono verificarsi nelle regioni con alte temperature come quelle del Sud, quando si manifesta un caldo precoce, forte umidità. Questa annata è a rischio, proprio perchè ci sono le condizioni tipiche che ne permettono la dischiusura delle uova e lo sviluppo delle larve". Il siero, lo ricordiamo, è stato inviato dall'aereoporto di Milano Linate a quello di Bari Palese in seguito alla richiesta dei medici dell'Asl Bt e alla macchina messa in moto dalla Prefettura di Barletta. Gli agenti della Polizia stradale hanno scortato il medicinale per tutto il viaggio fino all'arrivo a Barletta.
"La nostra è stata una corsa contro il tempo - ha sottolineato Locatelli -. Quando l'ospedale di Barletta ci ha riferito i sintomi del cinquantenne, abbiamo subito pensato che potesse essere stato punto da quel tipo di ragno e abbiamo inviato intorno alle 16 l'antidoto specifico con un volo Alitalia da Milano diretto a Bari. Dopo circa tre ore il paziente è stato curato e messo in salvo. Ringraziamo anche le prefetture e le forze dell'ordine che ci hanno aiutati per velocizzare le procedure". Attualmente il paziente è ancora ricoverato nel reparto rianimazione del "Dimiccoli" in prognosi riservata.
"In Italia - ha continuato il direttore - casi di questo tipo possono verificarsi nelle regioni con alte temperature come quelle del Sud, quando si manifesta un caldo precoce, forte umidità. Questa annata è a rischio, proprio perchè ci sono le condizioni tipiche che ne permettono la dischiusura delle uova e lo sviluppo delle larve". Il siero, lo ricordiamo, è stato inviato dall'aereoporto di Milano Linate a quello di Bari Palese in seguito alla richiesta dei medici dell'Asl Bt e alla macchina messa in moto dalla Prefettura di Barletta. Gli agenti della Polizia stradale hanno scortato il medicinale per tutto il viaggio fino all'arrivo a Barletta.
"La nostra è stata una corsa contro il tempo - ha sottolineato Locatelli -. Quando l'ospedale di Barletta ci ha riferito i sintomi del cinquantenne, abbiamo subito pensato che potesse essere stato punto da quel tipo di ragno e abbiamo inviato intorno alle 16 l'antidoto specifico con un volo Alitalia da Milano diretto a Bari. Dopo circa tre ore il paziente è stato curato e messo in salvo. Ringraziamo anche le prefetture e le forze dell'ordine che ci hanno aiutati per velocizzare le procedure". Attualmente il paziente è ancora ricoverato nel reparto rianimazione del "Dimiccoli" in prognosi riservata.