Territorio
Meduse in Puglia: invasione in Salento, avvistate anche a Margherita di Savoia
Primi avvistamenti della “Pelagia noctiluca”
Margherita - mercoledì 22 giugno 2022
12.07
Immaginate un mare limpido e cristallino come quello che lambisce le coste salentine, e di immergervi per trovare refrigerio in una giornata di caldo afoso. Poi, ad un tratto, dopo le prime bracciate, vi accorgete che ci sono dei vicini indesiderati che vi nuotano accanto, e il vostro bagno refrigerante finisce sul più bello.
Pochi giorni fa, dal Salento, è stato diramato l'allarme a causa dell'invasione di una specie particolare di medusa, quella urticante o luminosa, che in gergo tecnico viene denominata "Pelagia noctiluca".
I vacanzieri hanno cominciato a segnalare diversi casi di punture e a rinunciare ad entrare in acqua per evitare spiacevoli incontri.
Per evitare le meduse, soprattutto se vi è un'alta concentrazione in alcune zone specifiche, non si può fare granchè, se non cambiare spiaggia sperando di essere più fortunati.
>Bisogna infatti ricordare che uccidere le meduse o altri esemplari marini è illegale, e anche imprigionarli in secchielli e contenitori rappresenta un reato.
Se impedire la concentrazione e l'invasione di meduse è pressochè impossibile, sicuramente si può studiare il fenomeno e le motivazioni che vi sono alla base.
Secondo i biologi e gli esperti di ecosistemi marini l'invasione delle meduse in alcune coste dell'Italia come in Salento è assolutamente normale, e di solito può durare alcuni giorni o settimane.
Alcuni scienziati riferiscono che comunque il numero delle meduse sta aumentando sempre più, forse a causa dell'aumento della temperatura dei mari. Altro motivo del proliferare di nuove specie potrebbe essere la penuria di pesci e altri animali predatori, poiché vengono catturati dalla pesca a strascico.
A Margherita di Savoia e sul litorale nord barese i turisti stanno avvistando diverse specie di meduse, soprattutto quelle piccole e le tradizionali meduse "ad ombrello", più visibili e quindi facilmente evitabili durante il bagno.
Non vi è però invasione come sulle coste salentine, e per il momento la situazione "meduse" rientra nella normalità.
Pochi giorni fa, dal Salento, è stato diramato l'allarme a causa dell'invasione di una specie particolare di medusa, quella urticante o luminosa, che in gergo tecnico viene denominata "Pelagia noctiluca".
I vacanzieri hanno cominciato a segnalare diversi casi di punture e a rinunciare ad entrare in acqua per evitare spiacevoli incontri.
Per evitare le meduse, soprattutto se vi è un'alta concentrazione in alcune zone specifiche, non si può fare granchè, se non cambiare spiaggia sperando di essere più fortunati.
>Bisogna infatti ricordare che uccidere le meduse o altri esemplari marini è illegale, e anche imprigionarli in secchielli e contenitori rappresenta un reato.
Se impedire la concentrazione e l'invasione di meduse è pressochè impossibile, sicuramente si può studiare il fenomeno e le motivazioni che vi sono alla base.
Secondo i biologi e gli esperti di ecosistemi marini l'invasione delle meduse in alcune coste dell'Italia come in Salento è assolutamente normale, e di solito può durare alcuni giorni o settimane.
Alcuni scienziati riferiscono che comunque il numero delle meduse sta aumentando sempre più, forse a causa dell'aumento della temperatura dei mari. Altro motivo del proliferare di nuove specie potrebbe essere la penuria di pesci e altri animali predatori, poiché vengono catturati dalla pesca a strascico.
A Margherita di Savoia e sul litorale nord barese i turisti stanno avvistando diverse specie di meduse, soprattutto quelle piccole e le tradizionali meduse "ad ombrello", più visibili e quindi facilmente evitabili durante il bagno.
Non vi è però invasione come sulle coste salentine, e per il momento la situazione "meduse" rientra nella normalità.