Politica
Margherita Migliore attacca Marrano: «Ha mentito. Ha richiesto e ottenuto la buonuscita»
Per lui una indennità di fine mandato di oltre 13mila euro
Margherita - mercoledì 10 ottobre 2018
9.34
In una nota il movimento politico "Margherita Migliore" attacca duramente l'ex sindaco Paolo Marrano, definito "Pinocchio" per non aver dato seguito ad alcune sue promesse elevate dal palco della campagna elettorale.
Il Movimento Politico denuncia il fatto che Marrano avrebbe richiesto e ottenuto l'indennità di fine mandato per una cifra di 13.700 lordi, pari a circa 7800 euro netti. Nulla di illegittimo né di illegale. Il Movimento Margherita Migliore, tuttavia, si appella ad una dichiarazione dell'ex sindaco attraverso la quale lo stesso comunicava che vi avrebbe rinunciato. Ecco ciò che scrivono dal Movimento Margherita Migliore. Restiamo disponibili ad ospitare eventuali repliche.
È proprio vero che certe persone non si smentiscono mai!
Cinque anni di amministrazione da parte dell'ex sindaco Paolo Marrano ci avevano già ampiamente dimostrato come le sue fossero parole al vento e i suoi impegni verbali nient'altro che promesse da marinaio. L'ultima dimostrazione risale a pochi giorni or sono.
Per spiegarci meglio dobbiamo risalire nel tempo a cinque anni e mezzo fa, quando nel corso della campagna elettorale per le Comunali del maggio 2013 l'allora candidato sindaco della lista "Per il bene comune" Gen. Paolo Marrano si impegnò pubblicamente, assieme ai suoi sodali, a rinunciare in caso di elezione all'indennità prevista dalla legge per sindaco ed assessori: nobile intento, in linea di principio. Ma purtroppo, essendo stato smentito dai fatti, nient'altro che una boutade da campagna elettorale: una delle tante promesse non mantenute da quella amministrazione e da quel sindaco che non a caso, ricandidatosi nello scorso giugno, ha ottenuto la miseria di 481 voti rimanendo escluso dal nuovo consiglio comunale.
L'ultimo atto di questa indegna sceneggiata però è andato in scena nelle scorse settimane, allorquando l'ex sindaco Marrano, con nota prot. N. 0015491, si è rivolto al responsabile dei servizi finanziari del Comune di Margherita di Savoia sollecitando la liquidazione e il pagamento della indennità di fine mandato in qualità di sindaco del nostro Comune per tutto il periodo in cui è rimasto in carica. La somma, dall'importo di oltre 13.700 euro lordi (pari a poco più di 7.800 euro netti), è stata regolarmente liquidata dal Comune di Margherita di Savoia con due distinti mandati di pagamento. Sul piano strettamente formale, nulla da eccepire.
Ma il Gen. Marrano non era il sindaco che si era pubblicamente impegnato a non percepire neppure un centesimo della sua indennità di ruolo? Ebbene, evidentemente non soddisfatto di aver contribuito con le sue scelte disastrose allo sfascio dei conti dell'ente ha preteso e debitamente ottenuto la meritata buonuscita. Perfettamente in linea dunque con l'impegno preso nella campagna elettorale del 2013 e puntualmente disatteso.
Ecco, questa storia minima forse spiega meglio di tante parole come mai Marrano sia stato così impietosamente bocciato dalla cittadinanza salinara in occasione delle elezioni del 10 giugno scorso, tanto da fallire persino la rielezione in consiglio comunale. Perché le promesse da Pinocchio si possono fare a iosa, ma alla fine se ne paga inevitabilmente il fio.
Il Movimento Politico denuncia il fatto che Marrano avrebbe richiesto e ottenuto l'indennità di fine mandato per una cifra di 13.700 lordi, pari a circa 7800 euro netti. Nulla di illegittimo né di illegale. Il Movimento Margherita Migliore, tuttavia, si appella ad una dichiarazione dell'ex sindaco attraverso la quale lo stesso comunicava che vi avrebbe rinunciato. Ecco ciò che scrivono dal Movimento Margherita Migliore. Restiamo disponibili ad ospitare eventuali repliche.
È proprio vero che certe persone non si smentiscono mai!
Cinque anni di amministrazione da parte dell'ex sindaco Paolo Marrano ci avevano già ampiamente dimostrato come le sue fossero parole al vento e i suoi impegni verbali nient'altro che promesse da marinaio. L'ultima dimostrazione risale a pochi giorni or sono.
Per spiegarci meglio dobbiamo risalire nel tempo a cinque anni e mezzo fa, quando nel corso della campagna elettorale per le Comunali del maggio 2013 l'allora candidato sindaco della lista "Per il bene comune" Gen. Paolo Marrano si impegnò pubblicamente, assieme ai suoi sodali, a rinunciare in caso di elezione all'indennità prevista dalla legge per sindaco ed assessori: nobile intento, in linea di principio. Ma purtroppo, essendo stato smentito dai fatti, nient'altro che una boutade da campagna elettorale: una delle tante promesse non mantenute da quella amministrazione e da quel sindaco che non a caso, ricandidatosi nello scorso giugno, ha ottenuto la miseria di 481 voti rimanendo escluso dal nuovo consiglio comunale.
L'ultimo atto di questa indegna sceneggiata però è andato in scena nelle scorse settimane, allorquando l'ex sindaco Marrano, con nota prot. N. 0015491, si è rivolto al responsabile dei servizi finanziari del Comune di Margherita di Savoia sollecitando la liquidazione e il pagamento della indennità di fine mandato in qualità di sindaco del nostro Comune per tutto il periodo in cui è rimasto in carica. La somma, dall'importo di oltre 13.700 euro lordi (pari a poco più di 7.800 euro netti), è stata regolarmente liquidata dal Comune di Margherita di Savoia con due distinti mandati di pagamento. Sul piano strettamente formale, nulla da eccepire.
Ma il Gen. Marrano non era il sindaco che si era pubblicamente impegnato a non percepire neppure un centesimo della sua indennità di ruolo? Ebbene, evidentemente non soddisfatto di aver contribuito con le sue scelte disastrose allo sfascio dei conti dell'ente ha preteso e debitamente ottenuto la meritata buonuscita. Perfettamente in linea dunque con l'impegno preso nella campagna elettorale del 2013 e puntualmente disatteso.
Ecco, questa storia minima forse spiega meglio di tante parole come mai Marrano sia stato così impietosamente bocciato dalla cittadinanza salinara in occasione delle elezioni del 10 giugno scorso, tanto da fallire persino la rielezione in consiglio comunale. Perché le promesse da Pinocchio si possono fare a iosa, ma alla fine se ne paga inevitabilmente il fio.