Cronaca
Margherita, Camporeale e Barra condannati in appello
L'ex sindaco e il vice dell'epoca dovranno scontare 9 e 4 anni e risarcire un imprenditore tranese
Margherita - domenica 26 febbraio 2023
15.01
Per la Corte d'Appello di Bari, Salvatore Camporeale, ex sindaco di Margherita, il suo vice Giuseppe Barra e Franco D'Errico - i primi due arrestati per concussione, tentata concussione e peculato -, sono colpevoli: condannati, rispettivamente, a 9, a 4 e 3 anni, dovranno risarcire un imprenditore di Trani, difeso dall'avvocato Raul Pellegrini.
Le indagini sono partite proprio quando l'imprenditore, che nel 2007 gestiva la salina di Margherita di Savoia, ha denunciato le pressioni subite dal sindaco e dal vice sindaco: in particolare avrebbero avuto inizio nel lontano 2005 quando il primo cittadino, in quota Democratici di Sinistra, avrebbe posto più di una difficoltà al pagamento di circa 120mila euro, per alcuni lavori, nonostante la delibera fosse pronta da alcuni mesi. E cosi l'imprenditore sarebbe stato costretto a pagare.
I due ex amministratori avrebbero chiesto, dal 2005 al 2007 secondo l'accusa, l'affitto per pagare la sede del partito, alcuni computer per il loro ufficio personale e alcuni abiti all'imprenditore, presidente della società che gestiva la produzione e commercializzazione del sale dalle saline di Margherita, in cambio di modifiche al piano regolatore. Il peculato, invece, faceva riferimento al presunto utilizzo per le auto dei due politici del carburante da destinare invece ai mezzi dell'Aspica.
In seguito a questi fatti Camporeale e Barra furono arrestati nel luglio 2007, ma subito scarcerati per carenza di gravi indizi di colpevolezza dal Riesame. Assolti nel 2016 delle accuse di concussione e di peculato, sono stati adesso condannati in Appello. E dovranno risarcire l'uomo che ha avuto il coraggio di denunciare.
Le indagini sono partite proprio quando l'imprenditore, che nel 2007 gestiva la salina di Margherita di Savoia, ha denunciato le pressioni subite dal sindaco e dal vice sindaco: in particolare avrebbero avuto inizio nel lontano 2005 quando il primo cittadino, in quota Democratici di Sinistra, avrebbe posto più di una difficoltà al pagamento di circa 120mila euro, per alcuni lavori, nonostante la delibera fosse pronta da alcuni mesi. E cosi l'imprenditore sarebbe stato costretto a pagare.
I due ex amministratori avrebbero chiesto, dal 2005 al 2007 secondo l'accusa, l'affitto per pagare la sede del partito, alcuni computer per il loro ufficio personale e alcuni abiti all'imprenditore, presidente della società che gestiva la produzione e commercializzazione del sale dalle saline di Margherita, in cambio di modifiche al piano regolatore. Il peculato, invece, faceva riferimento al presunto utilizzo per le auto dei due politici del carburante da destinare invece ai mezzi dell'Aspica.
In seguito a questi fatti Camporeale e Barra furono arrestati nel luglio 2007, ma subito scarcerati per carenza di gravi indizi di colpevolezza dal Riesame. Assolti nel 2016 delle accuse di concussione e di peculato, sono stati adesso condannati in Appello. E dovranno risarcire l'uomo che ha avuto il coraggio di denunciare.