Paolo Marrano Sindaco Margherita di Savoia
Paolo Marrano Sindaco Margherita di Savoia
Politica

La versione di Marrano sul cimitero

Il sindaco: «Solo falsità e strumentalizzazioni su una questione seria»

«Smentisco categoricamente e una volta per tutte le falsità e le cattiverie che sono state scritte». Questa è la risposta del sindaco di Margherita di Savoia, Paolo Marrano, alla lettera distribuita ai cittadini, in cui i «I Confratelli Consiglieri dimissionari della Congrega di Maria SS. Addolorata» in un punto affermano di aver rassegnato le dimissioni «solo per un contrasto nato a causa della trattazione della questione inerente la gestione del Cimitero da parte del Comune di Margherita di Savoia che nella indizione della gara d'appalto ha incluso anche le navate fino ad oggi gestite dalla Congrega". Le conseguenze, secondo i firmatari, "non specificati singolarmente» come ha affermato l'assessore alle politiche cimiteriali Leonardo Lamonaca, potrebbero essere «l'aumento dei costi a carico delle famiglie dei defunti e, molto probabilmente, la scomparsa della Congrega». Tutti questi punti, stando alle parole del primo cittadino, pare che siano un castello di sabbia costruito da qualche oppositore: «Ho fatto delle dichiarazioni in Consiglio Comunale molto forti. Io e la mia squadra di governo siamo persone serie. Svolgiamo regolarmente e seriamente i nostri doveri, nonostante ciò che afferma il consigliere comunale Grazia Galiotta e quanti, pur non essendo consiglieri, la manipolano. La questione del Cimitero è molto semplice. Innanzitutto, il punto descritto nella lettera è falso, perché la gestione del Cimitero spetta interamente al Comune. I loculi della Congrega sono soltanto dati alla stessa in concessione perpetua, quindi non sono di loro proprietà. Io necessariamente quando parlo del Cimitero, devo includere i suddetti loculi. Tutti gli impianti sotterranei, le strade, le mura, la perimetrazione, il verde sono di proprietà del Cimitero. La Congrega ha una concessione che nessuno le vuole togliere». Il sindaco rassicura i cittadini che «attraverso il contratto di esternalizzazione verrà fatta la manutenzione delle strade, del verde, degli impianti, perché la gente è abituata a parlare solo di ciò che vede ma non di ciò che non è visibile ed è più costoso. Ad esempio, se c'è una rottura all'impianto idrico o elettrico, non si vede, ma per ripararlo, interviene il Comune non la Congrega. I costi diminuiranno. Non ci sarà da pagare alcun pedaggio od obolo per il parcheggio. Sicuramente ci saranno delle agevolazioni per la popolazione in termini di trasporti e di servizi». Il primo cittadino ritorna sulle "accuse", affermando: «Il consigliere comunale Grazia Galiotta è pregata di formulare delle proposte concrete e serie. L'Amministrazione Comunale, che non ha bisogno di continue e false censure, le prenderà in considerazione. La smetta di parlare di fatti personali e di dire falsità. Inoltre, c'è una sentenza del TAR - Tribunale amministrativo regionale - che si è espresso in favore del Comune. Non è possibile che in questa città neanche i Tribunali riescano a porre fine alle diatribe". Un ultimo monito da parte del sindaco: "Alla processione in onore di Maria SS. Addolorata non c'era nessuno di loro - riferito ai consiglieri comunali assenti -. La Madonna è di tutti. Questo significa senso di appartenenza alla città e di orgoglio. Cosa che loro non dimostrano di avere. Ci sono cose che vanno oltre la lotta politica, se così si vuole definire».
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