Cronaca
Cimitero, lo scempio è alle spalle non lontano dai loculi
Materiale bruciato, forse bare. Lapidi e foto per terra
Margherita - mercoledì 6 aprile 2016
14.44
La vetrata a forma di croce sul muro e i loculi che si vedono dall'esterno indicano che c'è un cimitero, mentre lo scenario che c'è alle spalle ha tutta l'area di essere una discarica abusiva. Anche se si tratta di terreni privati poco c'entra, perché chiunque si rechi a fare visita ai propri defunti al campo santo di Margherita di Savoia è costretto a vedere veri cumuli di rifiuti, in pratica, accanto alle loro ossa. Ma il problema non è come appare e per trovare conferma basta recarsi, attraverso una stradina laterale di campagna, dove c'è un cancello che collega la struttura cimiteriale con l'esterno. In quel punto sembra di essere in un posto che non c'è più: montagne di scarti di materiale edile, pezzi di auto e di pc giacciono fra le palme e i rami anneriti dal fuoco e addossati al muro di cinta.
Accanto, in direzione delle tombe della congrega, c'è un piccolo complesso di casette fatte in mattoni, un tempo erano un'azienda di riferimento edile, utilizzata fino all'ingresso della nuova gestione a deposito del materiale del cimitero, come testimoniano i fogli con su scritto i pagamenti effettuati dai parenti dei defunti con tanto di nome e cognome. Non serve andare a curiosare in giro, perché lo spettacolo è servito sotto gli occhi di tutti: lapidi e foto di defunti, probabilmente provenienti da un'estumulazione, sono buttati sul pavimento e interni blocchi di marmi utilizzati per le tombe sono abbandonati sotto la luce del sole. All'esterno è stato bruciato del materiale in legno, che fa pensare a delle bare come si può vedere dai cumuli di cenere lasciati sul terreno con croci, chiodi e cerniere in ferro risparmiate dal fuoco. Senza contare che la vetrata della navata che si affaccia sul punto descritto è anche rotta. Ma non è tutto. Oltre al decoro dovuto a un posto in cui sono sepolti i salinari defunti e allo smaltimento illegale di materiale, c'è anche un spreco del denaro proveniente dalle tasche dei contribuenti. Per terra o sui mobili ci sono lampade votive e porta fiori in marmo destinati a chissà quale loculo.
Accanto, in direzione delle tombe della congrega, c'è un piccolo complesso di casette fatte in mattoni, un tempo erano un'azienda di riferimento edile, utilizzata fino all'ingresso della nuova gestione a deposito del materiale del cimitero, come testimoniano i fogli con su scritto i pagamenti effettuati dai parenti dei defunti con tanto di nome e cognome. Non serve andare a curiosare in giro, perché lo spettacolo è servito sotto gli occhi di tutti: lapidi e foto di defunti, probabilmente provenienti da un'estumulazione, sono buttati sul pavimento e interni blocchi di marmi utilizzati per le tombe sono abbandonati sotto la luce del sole. All'esterno è stato bruciato del materiale in legno, che fa pensare a delle bare come si può vedere dai cumuli di cenere lasciati sul terreno con croci, chiodi e cerniere in ferro risparmiate dal fuoco. Senza contare che la vetrata della navata che si affaccia sul punto descritto è anche rotta. Ma non è tutto. Oltre al decoro dovuto a un posto in cui sono sepolti i salinari defunti e allo smaltimento illegale di materiale, c'è anche un spreco del denaro proveniente dalle tasche dei contribuenti. Per terra o sui mobili ci sono lampade votive e porta fiori in marmo destinati a chissà quale loculo.