Politica
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle interrogano l'Amministrazione comunale
«Attendiamo una risposta», concludono
Margherita - giovedì 14 marzo 2019
9.19 Comunicato Stampa
«L'amministrazione comunale di Margheritana di Savoia si appresta ad aderire all'Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali detta "Asmel". Il 14 marzo il Consiglio comunale è stato convocato per esprimere il proprio parere e quindi dare il voto sull'adesione alla citata associazione. L'approvazione di questo ordine del giorno comporterà la spesa di 1.2000 euro circa per adesione.
Il DL n. 66/2014, convertito in legge n. 89/2014, ha esteso ai comuni non capoluogo (e quindi non più soltanto per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti) l'obbligo di gestire gli appalti tramite le Centrali di Committenza, ai sensi del riformato art. 33 comma 3-bis del Codice degli Appalti. Ai sensi dell'art. 3, comma 34 del D.Lgs. n. 163/2006 la Centrale di Committenza è un'amministrazione aggiudicatrice che "acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, o aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori".
La nuova Direttiva Appalti 2014/24/UE all'art. 2, paragrafo 1, punto 16 stabilisce inoltre che la Centrale può anche fornire servizi di committenza ausiliaria. Per adempire all'obbligo i comuni possono procedere a realizzare le procedure di acquisizione di lavori, beni e servizi "nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province".
Limitatamente all'acquisizione di beni e servizi gli stessi Comuni possono fare ricorso agli "strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento". I soggetti aggregatori sono la CONSIP, una Centrale di Acquisto per ogni Regione e altre Centrali di Committenza. L'Asmel rientra nella seconda categoria.
Le centrali di Committenza già esistenti, accusano l'Asmel di lasciare liberi i comuni aderenti di svolgere autonomamente le procedure di gara, fino all'aggiudicazione, compromettendo di conseguenza la trasparenza e il risparmio. È utile ricordare che mentre per i Soggetti Aggregatori è prevista l'istituzione di un apposito Elenco presso l'ANAC, per le Centrali di Committenza non esiste alcun elenco ufficiale.
Non essendo esperti in materia ed essendo, invece, incuriositi dalla decisione da parte dell'Amministrazione Comunale, ci preme conoscere i motivi per cui si è stabilito di avvalersi di questa società piuttosto che utilizzare la Consip già in uso a Margherita di Savoia, con la quale secondo quando riportato dal sole 24 ore, nel 2013 ha fatto risparmiare circa 4,6 miliardi alle pubbliche amministrazione che si sono affidate ad essa.
Inoltre, il fatto che gli appalti pubblici siano un terreno dove girano parecchi soldi, ci spinge a chiedere se si sia già verificata la qualità del servizio offerto dall'Asmel, se si siano già previsti progetti che dovrebbero passare al centro di committenza e infine, in considerazione del fatto che gli associati possono delegare parte o tutto l'iter per l'espletamento delle procedure di gara all'Asmel, se si siano stabiliti già quali funzioni (es. chi presiede le gare) saranno affidate al centro di committenza.
Essendo il nostro comune in dissesto finanziario non sarebbe opportuno limitare una spesa a carico del bilancio comunale?
Confidando nella disponibilità dell'Amministrazione, auspico una risposta.
Il DL n. 66/2014, convertito in legge n. 89/2014, ha esteso ai comuni non capoluogo (e quindi non più soltanto per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti) l'obbligo di gestire gli appalti tramite le Centrali di Committenza, ai sensi del riformato art. 33 comma 3-bis del Codice degli Appalti. Ai sensi dell'art. 3, comma 34 del D.Lgs. n. 163/2006 la Centrale di Committenza è un'amministrazione aggiudicatrice che "acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, o aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori".
La nuova Direttiva Appalti 2014/24/UE all'art. 2, paragrafo 1, punto 16 stabilisce inoltre che la Centrale può anche fornire servizi di committenza ausiliaria. Per adempire all'obbligo i comuni possono procedere a realizzare le procedure di acquisizione di lavori, beni e servizi "nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province".
Limitatamente all'acquisizione di beni e servizi gli stessi Comuni possono fare ricorso agli "strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento". I soggetti aggregatori sono la CONSIP, una Centrale di Acquisto per ogni Regione e altre Centrali di Committenza. L'Asmel rientra nella seconda categoria.
Le centrali di Committenza già esistenti, accusano l'Asmel di lasciare liberi i comuni aderenti di svolgere autonomamente le procedure di gara, fino all'aggiudicazione, compromettendo di conseguenza la trasparenza e il risparmio. È utile ricordare che mentre per i Soggetti Aggregatori è prevista l'istituzione di un apposito Elenco presso l'ANAC, per le Centrali di Committenza non esiste alcun elenco ufficiale.
Non essendo esperti in materia ed essendo, invece, incuriositi dalla decisione da parte dell'Amministrazione Comunale, ci preme conoscere i motivi per cui si è stabilito di avvalersi di questa società piuttosto che utilizzare la Consip già in uso a Margherita di Savoia, con la quale secondo quando riportato dal sole 24 ore, nel 2013 ha fatto risparmiare circa 4,6 miliardi alle pubbliche amministrazione che si sono affidate ad essa.
Inoltre, il fatto che gli appalti pubblici siano un terreno dove girano parecchi soldi, ci spinge a chiedere se si sia già verificata la qualità del servizio offerto dall'Asmel, se si siano già previsti progetti che dovrebbero passare al centro di committenza e infine, in considerazione del fatto che gli associati possono delegare parte o tutto l'iter per l'espletamento delle procedure di gara all'Asmel, se si siano stabiliti già quali funzioni (es. chi presiede le gare) saranno affidate al centro di committenza.
Essendo il nostro comune in dissesto finanziario non sarebbe opportuno limitare una spesa a carico del bilancio comunale?
Confidando nella disponibilità dell'Amministrazione, auspico una risposta.