Agricoltura
Emergenza siccità negli arenili di Margherita di Savoia
Lorenzo Piazzolla: «Non bastano pozzi, serve nuova programmazione»
Margherita - sabato 10 ottobre 2020
11.26
Emergenza siccità nelle campagne di Margherita di Savoia. Da circa due settimane ormai gli arenaiuoli si trovano ad affrontare una situazione al limite di una crisi di produzione nei propri campi. Le cause, dicono, l'interruzione dell'erogazione di acqua da parte del Consorzio e le mutazioni climatiche. «Il nostro è un terreno particolare. La sabbia drena molta più acqua della terra, per questo ne necessita di un abbondante quantitativo». Ha affermato Lorenzo Piazzolla, giovane imprenditore agricolo. «Il clima sta cambiando - ha sottolineato - e non godiamo più di abbondanti precipitazioni». Una soluzione tampone è quella dei pozzi con delle sonde che portano in superficie acqua dolce sulle colture, ma questo non è sufficiente. «La carenza d'acqua non può essere combattuta con i pozzi. Il motivo è molto semplice: un pozzo nella sabbia può avere una profondità massima di tre metri. Più in profondità troviamo acqua salata che non serve per la coltivazione», ha continuato Piazzolla.
Il pericolo di perdere i raccolti è reale. Negli arenili questo è un periodo di semina, quindi l'acqua gioca un ruolo fondamentale nella crescita delle colture che rientrano nel paniere delle tradizioni e fra le fonti primarie di reddito per l'economia locale: cipolla bianca igp, patata pasta gialla e le carote. «Il Consorzio senza preavviso ha smesso di erogare l'acqua mandando così in crisi le realtà agricole del territorio - ha proseguito -. Una situazione che purtroppo si sta verificando sempre più spesso. Sono già tre volte negli ultimi 10 anni che accade. Ed è un problema quando si inizia a seminare fra agosto e settembre. Quindi noi azienda e produttori della zona compresa fra Margherita e Zapponeta chiediamo al Consorzio una migliore programmazione, considerate anche le mutazioni climatiche. Per ottenere questo obiettivo - ha concluso - è necessario un lavoro sinergico fra Consorzio, amministrazioni comunali, provinciali e regionali affinché si possano trovare soluzioni al problema dello stop all'erogazione di acqua nei periodi critici per le nostre seminate».
Il pericolo di perdere i raccolti è reale. Negli arenili questo è un periodo di semina, quindi l'acqua gioca un ruolo fondamentale nella crescita delle colture che rientrano nel paniere delle tradizioni e fra le fonti primarie di reddito per l'economia locale: cipolla bianca igp, patata pasta gialla e le carote. «Il Consorzio senza preavviso ha smesso di erogare l'acqua mandando così in crisi le realtà agricole del territorio - ha proseguito -. Una situazione che purtroppo si sta verificando sempre più spesso. Sono già tre volte negli ultimi 10 anni che accade. Ed è un problema quando si inizia a seminare fra agosto e settembre. Quindi noi azienda e produttori della zona compresa fra Margherita e Zapponeta chiediamo al Consorzio una migliore programmazione, considerate anche le mutazioni climatiche. Per ottenere questo obiettivo - ha concluso - è necessario un lavoro sinergico fra Consorzio, amministrazioni comunali, provinciali e regionali affinché si possano trovare soluzioni al problema dello stop all'erogazione di acqua nei periodi critici per le nostre seminate».