Cronaca
Controlli sul porto, sequestrata e bonificata discarica abusiva di oli esausti
L'area era già finita sotto la lente d'ingrandimento dei militari
Margherita - venerdì 8 febbraio 2019
15.26
Una discarica abusiva di oli di motori esausti è stata bonificata nel porto di Margherita di Savoia. L'area, di proprietà del demanio marittimo, era stata sequestrata nei giorni scorsi nell'ambito dei controlli che i carabinieri del nucleo marittimo di Manfredonia stanno effettuando da tempo su tutta la zona di Porto Canale. Nonostante ci fosse il divieto di scarico dei rifiuti, nella marineria sono stati ammassati nel tempo innumerevoli fusti di oli di navigazione poi sversati nel terreno ormai diventato melmoso. La rimozione e lo smaltimento da parte di una ditta specializzata non basta. Infatti verranno effettuati scavi di una profondità di mezzo metro per effettuare dei carotaggi sulla terra per comprendere il livello di inquinamento raggiunto. Il sequestro dei militari aveva spinto il sindaco Bernardo Lodispoto a firmare un'ordinanza di pulizia della zona. La rimozione dei fusti è stata possibile in seguito al permesso concesso dall'autorità giudiziaria, considerato che il dissequestro arriverà al termine dell'iter di bonifica. Il terreno alle spalle della cooperativa dei pescatori purtroppo non è l'unico nell'area del porto utilizzato come deposito di fusti. Nei prossimi giorni le attività di bonifica avranno seguito.
Il porto, lo ricordiamo, è finito sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri dallo scorso 9 novembre quando furono scoperti manufatti abusivi e affittati a immigrati o venduti con semplice scrittura privata, oltre ai sequestri con facoltà d'uso di un cantiere navale, un'officina meccanica e un'area di 2mila metri quadrati che insisteva su una superficie che sarebbe dovuta essere utilizzata per i bacini del sale e un'altra discarica a cielo aperto di diversi rifiuti formatasi fra la vasche del sale e la strada provinciale.
Il porto, lo ricordiamo, è finito sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri dallo scorso 9 novembre quando furono scoperti manufatti abusivi e affittati a immigrati o venduti con semplice scrittura privata, oltre ai sequestri con facoltà d'uso di un cantiere navale, un'officina meccanica e un'area di 2mila metri quadrati che insisteva su una superficie che sarebbe dovuta essere utilizzata per i bacini del sale e un'altra discarica a cielo aperto di diversi rifiuti formatasi fra la vasche del sale e la strada provinciale.