Religioni
Consacrata la nuova struttura della parrocchia San Pio da Pietrelcina
Sogno realizzato per "Isola verde-città giardino", Mons. Pichierri: «Fedeli tempio di Dio»
Margherita - lunedì 23 novembre 2015
10.12
L'attesa è finita. Il quartiere "Isola verde-città giardino" ha la propria parrocchia intitolata a San Pio da Pietrelcina. Da semplice prefabbricato è divenuta una vera chiesa, completa di aule, saloni e spazi all'aperto. Indubbiamente si realizza un sogno che permette a tutti i fedeli di celebrare i propri riti religiosi in un luogo accogliente. «La comunità ha atteso questo giorno per lunghi anni - afferma il vescovo Mons. Giovanni Battista Pichierri della Diocesi Trani-Barletta-Bisceglie -. Come ci ricorda San Paolo nelle lettera ai corinzi, tutti i cristiani sono il vero edificio di Dio. Questa casa parrocchiale come tutte le case è abitata da una famiglia che è la comunità. Nella liturgia troviamo segni che riconducono alle radici della nostra fede: il Battesimo attraverso l'aspersione, la Cresima attraverso l'unzione delle 4 croci affisse alle colonne della chiesa per consacrare la struttura, il rito della luce che ricorda Cristo che si è dichiarato come "luce nel mondo", il sacrificio pasquale nell'Eucaristia e la voce Dio che attraverso il diacono scioglierà l'assemblea».
La storia racconta l'evoluzione dell'uomo e mette in mostra come ai primi cristiani bastasse una catacomba per pregare e svolgere i propri riti, rischiando il martirio nelle persecuzioni operate dagli imperatori dell'antica Roma. Se i cristiani siano passati da un tempo in cui erano considerati fuori legge e pregavano al costo delle loro stessa vita, a un tempo in cui sono tollerate tutte le religioni e per pregare servono grandi costruzioni, solo i teologi o tecnici della materia possono dirlo. La cosa certa è la nuova struttura parrocchiale adatta a tutte le esigenza dei fedeli e aperta a tutti i salinari. Nell'altare sono state deposte le reliquie di san Tito e santa Cristina martiri. Dai frati minori di San Giovanni Rotondo è stata donata una reliquia di san Pio, titolare della chiesa, che verrà esposta ai fedeli.
La storia racconta l'evoluzione dell'uomo e mette in mostra come ai primi cristiani bastasse una catacomba per pregare e svolgere i propri riti, rischiando il martirio nelle persecuzioni operate dagli imperatori dell'antica Roma. Se i cristiani siano passati da un tempo in cui erano considerati fuori legge e pregavano al costo delle loro stessa vita, a un tempo in cui sono tollerate tutte le religioni e per pregare servono grandi costruzioni, solo i teologi o tecnici della materia possono dirlo. La cosa certa è la nuova struttura parrocchiale adatta a tutte le esigenza dei fedeli e aperta a tutti i salinari. Nell'altare sono state deposte le reliquie di san Tito e santa Cristina martiri. Dai frati minori di San Giovanni Rotondo è stata donata una reliquia di san Pio, titolare della chiesa, che verrà esposta ai fedeli.