Enti locali
Comuni e Province fanno cassa, via immobili e proprietà
Da settembre lo Stato investirà 300 milioni in tutta la Puglia
Margherita - venerdì 21 agosto 2015
Province e Comuni pugliesi, da settembre, potranno fare cassa: la società statale Invimit (Investimenti immobiliari italiani), presieduta dall'ex presidente della Provincia di Brindisi e segretario regionale di Area Popolare, Massimo Ferrarese, è pronta ad investire complessivamente 300 milioni di euro per rilevare da Comuni e Province beni immobili di pregio, meglio ancora se di valore turistico, di cui gli enti locali vorranno liberarsi perché non in grado o nelle condizioni di sfruttarli.
Invimit rileverà il 30% del bene, secondo una stima di una società terza, lo restaurerà e lo collocherà in un fondo, per affittarlo o venderlo. Al Comune rimane il 70%, con cui poter ricevere i dividendi dalla locazione o il ricavato della cessione. Gli edifici interessati da questa operazione saranno i più appetibili sul mercato, in una nuova politica edificatoria incentrata principalmente sul riutilizzo dei beni. In questa maniera, senza aumentare la tassazione, si potrà evitare di ridurre i servizi al cittadino. «L'importanza di questa iniziativa – ha affermato Ferrarese – rappresenta una concreta opportunità per gli enti territoriali, soprattutto alla luce della non facile situazione finanziaria in cui molti di essi versano». Trani può entrare nel progetto, proponendo una serie di immobili non utilizzati e attendendo, entro dicembre, le decisioni dello Stato sulle opere da rilevare.
Invimit rileverà il 30% del bene, secondo una stima di una società terza, lo restaurerà e lo collocherà in un fondo, per affittarlo o venderlo. Al Comune rimane il 70%, con cui poter ricevere i dividendi dalla locazione o il ricavato della cessione. Gli edifici interessati da questa operazione saranno i più appetibili sul mercato, in una nuova politica edificatoria incentrata principalmente sul riutilizzo dei beni. In questa maniera, senza aumentare la tassazione, si potrà evitare di ridurre i servizi al cittadino. «L'importanza di questa iniziativa – ha affermato Ferrarese – rappresenta una concreta opportunità per gli enti territoriali, soprattutto alla luce della non facile situazione finanziaria in cui molti di essi versano». Trani può entrare nel progetto, proponendo una serie di immobili non utilizzati e attendendo, entro dicembre, le decisioni dello Stato sulle opere da rilevare.