Attualità
Celebrata la giornata regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo
L'assessore al welfare Barone: «Tema sempre più centrale»
Margherita - venerdì 21 aprile 2023
8.52
È stata celebrata a Bari, nella sala delle conferenze della sede della Regione Puglia di via Gentile, la Giornata regionale per la promozione dell'invecchiamento sano e attivo prevista dalla Legge regionale n° 16/2019 e che ricorre il 22 aprile, nel giorno della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Nel corso della mattinata, aperta e presieduta dall'assessore al welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, insieme alla direttrice del dipartimento welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, tanti sono stati gli interventi che si sono susseguiti per confrontarsi riguardo alle politiche e azioni per promuovere un invecchiamento che sia sano, attivo e in buona salute.
Hanno partecipato il rappresentante del dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri Alfredo Ferrante, il rappresentante di Ircss Inrca Francesco Barbabella, il rappresentante di Confindustria Puglia Luciano Ladisi, il direttore dell'area innovazione di sistema e di qualità Aress Puglia Ettore Attolini, il direttore amministrativo di Aress Puglia Francesco Fera, la presidente nazionale della Federuni Giovanna Fralonardo, la segretaria nazionale Uil pensionati Francesca Salvatore in rappresentanza anche di Cgil e Cisl e la dirigente di servizio del dipartimento Welfare della Regione Puglia Silvia Visciano.
Per l'occasione, sono stati presentati alcuni progetti vincitori di finanziamento invecchiamento attivo e Puglia Capitale Sociale 3.0, a dimostrazione di come e quanto le risorse finanziarie pubbliche possano trasformare in realtà iniziative di rilievo e grande utilità sociale.
Rosa Barone ha spiegato: «La Puglia è la prima regione in cui la legge regionale n. 16/2019 parla non solo di invecchiamento attivo, ma anche di buona salute che dobbiamo garantire con diversi interventi tra cui la partecipazione attiva a supporto della domiciliarità, dei caregiver familiari e delle reti di auto-organizzazione dei servizi. Vogliamo puntare così sulla formazione permanente, sulla promozione della salute, sulla prevenzione e il benessere per migliorare l'inclusione. L'intento è quello di incentivare l'equilibrio psicofisico delle persone coinvolte, le iniziative culturali e di turismo sociale per favorire la partecipazione alla vita attiva e lo scambio intergenerazionale. Parliamo quindi di un tema sempre più centrale, da inserire assolutamente all'interno di tutte le agende politiche. Proprio per l'invecchiamento attivo, la Regione Puglia, lo scorso ottobre, è stata promossa centro di riferimento europeo Rscn (reference site collaborative network) con un rating pieno di 4 stelle su 4. Questo riconoscimento oltre a riempirci di orgoglio ci fa capire che siamo sulla strada giusta».
Valentina Romano ha aggiunto: «Grazie anche al contributo di Aress Puglia abbiamo finanziato sull'intero territorio regionale progetti volti a favorire l'invecchiamento attivo e ridurre il divario digitale. Anche attraverso Puglia Capitale Sociale 3.0, sono state attuate progettualità che favoriscono la longevità attiva ed il benessere, così come lo scambio intergenerazionale. Le persone anziane sono una ricchezza per la nostra società, per questo è nostro dovere favorire percorsi per l'autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale e consentire la creazione di reti territoriali. Tali obiettivi sono inseriti all'interno del quinto Piano regionale delle politiche sociali, che per la prima volta incastona l'invecchiamento attivo tra le 7 aree strategiche, permettendo così agli Ambiti territoriali di destinare specifiche risorse economiche al tema».
Per Giovanni Gorgoni «la Regione Puglia è innovatrice sull'invecchiamento attivo e in salute da tempo a livello internazionale e il suo ruolo di Reference Site europeo sul tema è stato riconfermato a pieno rating lo scorso anno. La sfida di Aress, che coordina il Reference site pugliese, è ora duplice: trasferire in interventi pratici il passaggio concettuale dall'invecchiamento attivo alla longevità attiva e dall'ecosistema sociosanitario dell'invecchiamento all'ecosistema del benessere di comunità, in cui longevità di qualità è risorsa di sviluppo economico e sociale»
Ettore Attolini ha sottolineato: «Il tema dell'invecchiamento attivo è trasversale e di grande attualità, coinvolgendo molteplici dimensioni. L'Aress, che svolge un'attività di supporto alla Regione nella definizione delle politiche sociali e sanitarie, ha contribuito alla realizzazione di una serie di interventi e progetti, alcuni di rilievo europeo, diventati centrali nell'agenda dell'Agenzia. I Progetti in corso, volti in particolare alla riduzione del digital divide, al contrasto dell'analfabetismo digitale nella popolazione anziana e alla promozione della solidarietà intergenerazionale, registrano una grande adesione da parte degli utenti e della rete degli Enti che si occupano di invecchiamento attivo nella nostra regione».
Nel corso della mattinata, aperta e presieduta dall'assessore al welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, insieme alla direttrice del dipartimento welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, tanti sono stati gli interventi che si sono susseguiti per confrontarsi riguardo alle politiche e azioni per promuovere un invecchiamento che sia sano, attivo e in buona salute.
Hanno partecipato il rappresentante del dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri Alfredo Ferrante, il rappresentante di Ircss Inrca Francesco Barbabella, il rappresentante di Confindustria Puglia Luciano Ladisi, il direttore dell'area innovazione di sistema e di qualità Aress Puglia Ettore Attolini, il direttore amministrativo di Aress Puglia Francesco Fera, la presidente nazionale della Federuni Giovanna Fralonardo, la segretaria nazionale Uil pensionati Francesca Salvatore in rappresentanza anche di Cgil e Cisl e la dirigente di servizio del dipartimento Welfare della Regione Puglia Silvia Visciano.
Per l'occasione, sono stati presentati alcuni progetti vincitori di finanziamento invecchiamento attivo e Puglia Capitale Sociale 3.0, a dimostrazione di come e quanto le risorse finanziarie pubbliche possano trasformare in realtà iniziative di rilievo e grande utilità sociale.
Rosa Barone ha spiegato: «La Puglia è la prima regione in cui la legge regionale n. 16/2019 parla non solo di invecchiamento attivo, ma anche di buona salute che dobbiamo garantire con diversi interventi tra cui la partecipazione attiva a supporto della domiciliarità, dei caregiver familiari e delle reti di auto-organizzazione dei servizi. Vogliamo puntare così sulla formazione permanente, sulla promozione della salute, sulla prevenzione e il benessere per migliorare l'inclusione. L'intento è quello di incentivare l'equilibrio psicofisico delle persone coinvolte, le iniziative culturali e di turismo sociale per favorire la partecipazione alla vita attiva e lo scambio intergenerazionale. Parliamo quindi di un tema sempre più centrale, da inserire assolutamente all'interno di tutte le agende politiche. Proprio per l'invecchiamento attivo, la Regione Puglia, lo scorso ottobre, è stata promossa centro di riferimento europeo Rscn (reference site collaborative network) con un rating pieno di 4 stelle su 4. Questo riconoscimento oltre a riempirci di orgoglio ci fa capire che siamo sulla strada giusta».
Valentina Romano ha aggiunto: «Grazie anche al contributo di Aress Puglia abbiamo finanziato sull'intero territorio regionale progetti volti a favorire l'invecchiamento attivo e ridurre il divario digitale. Anche attraverso Puglia Capitale Sociale 3.0, sono state attuate progettualità che favoriscono la longevità attiva ed il benessere, così come lo scambio intergenerazionale. Le persone anziane sono una ricchezza per la nostra società, per questo è nostro dovere favorire percorsi per l'autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale e consentire la creazione di reti territoriali. Tali obiettivi sono inseriti all'interno del quinto Piano regionale delle politiche sociali, che per la prima volta incastona l'invecchiamento attivo tra le 7 aree strategiche, permettendo così agli Ambiti territoriali di destinare specifiche risorse economiche al tema».
Per Giovanni Gorgoni «la Regione Puglia è innovatrice sull'invecchiamento attivo e in salute da tempo a livello internazionale e il suo ruolo di Reference Site europeo sul tema è stato riconfermato a pieno rating lo scorso anno. La sfida di Aress, che coordina il Reference site pugliese, è ora duplice: trasferire in interventi pratici il passaggio concettuale dall'invecchiamento attivo alla longevità attiva e dall'ecosistema sociosanitario dell'invecchiamento all'ecosistema del benessere di comunità, in cui longevità di qualità è risorsa di sviluppo economico e sociale»
Ettore Attolini ha sottolineato: «Il tema dell'invecchiamento attivo è trasversale e di grande attualità, coinvolgendo molteplici dimensioni. L'Aress, che svolge un'attività di supporto alla Regione nella definizione delle politiche sociali e sanitarie, ha contribuito alla realizzazione di una serie di interventi e progetti, alcuni di rilievo europeo, diventati centrali nell'agenda dell'Agenzia. I Progetti in corso, volti in particolare alla riduzione del digital divide, al contrasto dell'analfabetismo digitale nella popolazione anziana e alla promozione della solidarietà intergenerazionale, registrano una grande adesione da parte degli utenti e della rete degli Enti che si occupano di invecchiamento attivo nella nostra regione».