Enti locali
Causa vinta per il Comune, cancellati 400mila euro di debito
L'amministrazione ha impugnato la sentenza contro l'Aci Foggia
Margherita - martedì 4 ottobre 2016
Comunicato Stampa
La Corte d'Appello di Bari ha giudicato nullo il lodo arbitrale che obbligava il Comune di Margherita di Savoia al pagamento di 362mila euro nei confronti dell'Automobile Club di Foggia e della Compagnia Margherita Parcheggi s.r.l. La sentenza dà ragione al ricorso presentato dall'Amministrazione comunale, difesa dall'avvocato Tommaso Lamonaca, che riteneva nulla la convenzione stipulata nel 2008 con Aci Foggia per il servizio di regolamentazione della sosta nel centro abitato e l'installazione di photored e autovelox lungo le strade periferiche.
Il procedimento per il lodo arbitrale era stato promosso da Aci Foggia contro il Comune nel luglio 2011 e il 5 aprile del 2013 era stata emessa la sentenza di condanna al pagamento di 362mila euro, oltre alle spese accessorie che hanno fatto ammontare il debito sino a 400mila euro. L'Amministrazione Marrano ha deciso di impugnare la sentenza motivandola con due argomentazioni: il primo è che in virtù della legge Finanziaria del 2008 quel contezioso avrebbe dovuto seguire il giudizio ordinario e, in secondo luogo, la convenzione era da considerare nulla perché non fu fatta una gara pubblica, ma ci fu l'affidamento diretto del servizio. Passaggio quest'ultimo bocciato nel 2010, anche dall'Autorità nazionale anticorruzione.
I giudici della Corte d'Appello di Bari hanno accolto in pieno il ricorso del Comune annullando quella sentenza di condanna. Per l'Amministrazione Marrano si tratta di un risultato importante perché oltre a far risparmiare quasi 400mila euro di soldi pubblici (quindi di tutti i margheritani), conferma la bontà del voluminoso lavoro svolto dall'assessorato al Contenzioso che negli ultimi due anni ha messo ordine ad un rilevante carico giudiziario che appesantiva le sorti delle casse comunali.
Il procedimento per il lodo arbitrale era stato promosso da Aci Foggia contro il Comune nel luglio 2011 e il 5 aprile del 2013 era stata emessa la sentenza di condanna al pagamento di 362mila euro, oltre alle spese accessorie che hanno fatto ammontare il debito sino a 400mila euro. L'Amministrazione Marrano ha deciso di impugnare la sentenza motivandola con due argomentazioni: il primo è che in virtù della legge Finanziaria del 2008 quel contezioso avrebbe dovuto seguire il giudizio ordinario e, in secondo luogo, la convenzione era da considerare nulla perché non fu fatta una gara pubblica, ma ci fu l'affidamento diretto del servizio. Passaggio quest'ultimo bocciato nel 2010, anche dall'Autorità nazionale anticorruzione.
I giudici della Corte d'Appello di Bari hanno accolto in pieno il ricorso del Comune annullando quella sentenza di condanna. Per l'Amministrazione Marrano si tratta di un risultato importante perché oltre a far risparmiare quasi 400mila euro di soldi pubblici (quindi di tutti i margheritani), conferma la bontà del voluminoso lavoro svolto dall'assessorato al Contenzioso che negli ultimi due anni ha messo ordine ad un rilevante carico giudiziario che appesantiva le sorti delle casse comunali.